I Giovani Democratici Sardegna esprimono il loro punto di vista in merito alla recente proposta di istituzione di un Consiglio Regionale dei giovani sardi.
“Apprendiamo in queste ore della proposta del Partito Sardo d’Azione di istituire, sull’esempio di altre regioni italiane, il Consiglio Regionale dei giovani della Sardegna.L’istituzione di questo organo era stato da noi proposta già il 22 Luglio quando avevamo presentato il nostro Manifesto: ESSERE GIOVANI IN SARDEGNA nel quale chiedevamo tra le altre cose anche un piano strategico per la gioventù in Sardegna, una legge regionale organica sulle politiche giovanili e tante altre misure volte a mettere al centro delle politiche sarde la nostra generazione (in particolare dopo il grande disappunto per la totale mancanza di ogni progetto e visione per i giovani da parte della Giunta Solinas nella presentazione dei progetti legati al PNRR).
Siamo quindi molto contenti del fatto che una delle nostre proposte, recepita e successivamente fatta oggetto di una mozione dal Partito Democratico e dagli altri gruppi di opposizione nel luglio scorso, sia piaciuta e sia stata emulata.
Siamo molto meno contenti però di constatare come una proposta da noi pensata per riavvicinare i giovani alla politica e che altrove ha avuto successo, altro non è diventata se non un meccanismo di cooptazione per alcuni giovani scelti dai consiglieri regionali.
Non è questa la nostra idea di Consiglio Regionale dei Giovani.
Noi crediamo che debba essere un’occasione per dare finalmente voce alle associazioni, alle rappresentanze degli studenti, ai movimenti, alle organizzazioni giovanili e ai giovani amministratori che quotidianamente lottano per rappresentare i diritti dei ragazzi e pertanto siamo disponibili a discutere nelle sedi opportune la nostra proposta che ha l’obiettivo di rendere il Consiglio Regionale dei giovani un organo autonomo, indipendente e libero.
Desideriamo pertanto ringraziare l’attuale maggioranza per aver preso spunto dalla nostra proposta, l’unico consiglio è di farlo meglio e non solo in parte”.