Cossoine
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I MONUMENTI. Questi i 6 siti visitabili con la novità della Chiesa di Santa Croce che risale alla seconda metà del XVII secolo ed ha una facciata a capanna con doppia cornice, un portale architravato fiancheggiato da semicolonne che sostengono un frontone timpanato con un giglio di ispirazione tardo gotica. Nel centro abitato si trovano anche la Chiesa di San Sebastiano, di origine tardo settecentesca; la Chiesa di Santa Chiara che conserva alcuni stemmi gentilizi: uno scudo porta i pali di Aragona;
l’altro, ripetuto anche in facciata, presenta tre piccole montagne il simbolo del casato di Serafino Montagnan primo feudatario di Cossoine, oltre dei ballerini con suonatore di liuto e una Annunciazione;
poi il Museo dell’Arte Sacra che raccoglie un’abbondante oggettistica ecclesiastica, utilizzata nel paese durante le funzioni religiose, dal XVIII secolo, fino ai giorni nostri. Fuori dal paese troviamo invece Santa Maria Iscalas l’unico esempio superstite di chiesa bizantina cruciforme nel nord dell’Isola e il complesso nuragico di Aidu-Corru ‘e Oe, che con la presenza di due nuraghi, i resti di villaggio e una tomba di giganti costituisce un insieme significativo per la ricostruzione delle vicende storiche del territorio di Cossoine.
“È con grande piacere che per il secondo anno ospitiamo la manifestazione Monumenti Aperti: dopo il successo della passata edizione vogliamo riproporre al pubblico i nostri piccoli tesori. Un patrimonio così articolato e diffuso non può essere tutelato e valorizzato se non con il pieno coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni;
con l’aiuto dei ragazzi delle scuole e dei volontari potrete visitare siti archeologici, monumenti architettonici di grande interesse, il museo di arte sacra, le mostre tematiche, il centro storico, scoprire l’artigianato locale, assaporare i prodotti tipici e farvi trasportare dal fascino della tradizione di un paese che ha nella sua storia millenaria, nelle sue profonde radici culturali e nei suggestivi paesaggi i suoi tratti essenziali. Fiore all’occhiello la chiesa di Santa Maria Iscalas che quest’anno avrà un ruolo da protagonista.
Tutto questo grazie all’insostituibile rete di volontari, patrimonio inestimabile della nostra comunità. L’edizione di “Monumenti Aperti” del 2019 è un’edizione ricca di novità e di eventi collaterali che vi accompagnerà in un viaggio tutto da scoprire. Vi aspettiamo numerosi!”. Queste le parole della sindaca Sabrina Sassu che presenta Monumenti Aperti.
EVENTI SPECIALI. Nel Comune di Cossoine sono state organizzate numerose e diversificate iniziative realizzate grazie alle associazioni presenti sul territorio, per rendere ancora più gradevole le due giornate di Monumenti Aperti. Tra queste segnaliamo un laboratorio sulla panificazione, una estemporanea di pittura e due visite guidate: una alla voragine di Mamuscone e una alla Grotta di Sa Ucca‘e su Peltusu.
INFORMAZIONI. I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle 15.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00.
Un Info Point è allestito presso la Biblioteca Comunale e Servizio Civile Nazionale. Per ulteriori informazioni si può inviare una e-mail a [email protected]
Torralba
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I MONUMENTI. Sono ben 4 le novità tra i monumenti aperti: la Chiesa dello Spirito Santo una chiesa campestre che nel piazzale antistante conserva il basamento di un nuraghe; il Nuraghe Ruju un nuraghe complesso, formato da una torre centrale con una adduzione frontale di altre due torri secondarie, collegate da un robusto paramento murario; la Chiesa di Sant’Andrea che risale probabilmente al VII o al VIII secolo, ed è costruita in stile bizantino in gran parte con pietra vulcanica e la Chiesa di Santa Croce una costruzione del XVI- XVII secolo.
Sono visitabili inoltre la chiesa di Nostra Signora di Cabu Abbas (a capo delle acque) una delle chiese del territorio costruita in stile romanico-pisano e che risale al periodo storico compreso tra il XII e XIII sec; la chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo al cui interno si trova una tela con la Crocefissione di San Pietro che è una fedele copia del dipinto di Caravaggio realizzata da un’artista sardo del Cinquecento. Infine il Museo della Valle dei Nuraghi nel Logudoro Melogu tra i cui reperti dell’età del Bronzo e dell’età romana imperiale, spiccano i proiettili in pietra calcarea, le pinze da fonditore dell’XI secolo, un frammento di modellino di nuraghe e un bronzetto raffigurante un cagnolino.
Nelle parole del sindaco Vincenzo Dore l’obiettivo della adesione alla manifestazione: “L’amministrazione comunale aderisce per il secondo anno consecutivo all’iniziativa Monumenti Aperti che vede protagonisti i monumenti del nostro territorio. Per l’anno 2019, si è deciso di rendere fruibili al pubblico le Chiese di Cabu Abbas, di San Pietro Apostolo, di Santa Croce, di Sant’Andrea e la Chiesa dello Spirito Santo e il Museo della Valle dei Nuraghi.
Per la prima volta sarà reso accessibile il Nuraghe Ruiu, meno noto del Nuraghe Santu Antine ma comunque meritevole di interesse. L’edizione di questo anno ha coinvolto con largo anticipo gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Thiesi che per la prima volta faranno da guide turistiche ai monumenti. Le visite guidate sono realizzate anche con la preziosa collaborazione dei volontari della Pro loco e dei giovani del posto”.
EVENTI SPECIALI. Nel Comune di Torralba sono state previste diverse iniziative per rendere ancora più gradevoli le due giornate di Monumenti Aperti. Nella Valle dei nuraghi una mostra di costumi tradizionali e Mare Nostrum sui traffici mediterranei dal neolitico all’età romana. Sabato e domenica alle 18.00 le esibizioni musicali degli alunni della Scuola Civica del Meilogu. E infine domenica alle 10.00 è prevista una passeggiata tra i monumenti con sosta al punto ristoro, a cura della Proloco.
INFORMAZIONI. I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle 15.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00.
Un Info Point è allestito Museo della Valle dei Nuraghi del Logudoro-Meilogu
LA MANIFESTAZIONE
Da quest’anno inizia la collaborazione con la App Heart of Sardinia, che rilancerà tutti i contenuti informativi dell’edizione 2019.
Inaugurato lo scorso anno viene riproposto Viva Voce – racconta la tua città. Con questo progetto si vuole costruire una mappa dei monumenti e dei luoghi d’Italia con le voci dei cittadini che potranno inviare messaggio WhatsApp di massimo 50 secondi al numero telefonico 348.3146896 descrivendo il proprio legame con un luogo o con un monumento. Il racconto come elemento di coesione del “popolo” di Monumenti Aperti.
Il programma completo e tutte le informazioni sui monumenti e sulle varie iniziative che arricchiscono la manifestazione si trova nelle cartine/ pieghevoli in distribuzione nei vari siti.
Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
Il tema di Monumenti Aperti 2019 è Radici al futuro, ovvero ciò che ci appartiene come storia e su cui poggia il domani delle comunità.
Trae ispirazione dalle politiche europee tese a valorizzare l’intero patrimonio culturale tangibile, intangibile e digitale, accessibile e inclusivo. Radici al futuro ne rilancia la visione come strumento per favorire il senso di appartenenza alla comunità locale, come dialogo tra le generazioni, dando valore al confronto e all’arricchimento reciproco. Questo perché vogliamo affidare ai giovani il duplice ruolo di custodi della conoscenza e di attivatori delle opportunità future.
Radici al futuro è la sintesi di una trasformazione, il condensato di un passaggio di testimone raccontato dal ciclo della materia che non si interrompe. Radici al futuro disegna l’attingere alle tradizioni culturali e alla storia per costruire la società futura all’insegna della creatività e dell’innovazione. Il patrimonio culturale diventa, quindi, fonte continua di apprendimento e di ispirazione, e la base di una cittadinanza attiva e responsabile.
L’EDIZIONE 2019. Monumenti Aperti 2019 si interroga sulle diverse generazioni (e la loro interazione) e la formazione di una ferma consapevolezza di essere custodi e fruitori del patrimonio culturale. Quel patrimonio materiale e immateriale che la manifestazione ha raccontato negli ultimi vent’anni e che deve essere ri-raccontato adattando la narrazione ai diversi tempi che l’evoluzione tecnologica, formativa, economica e, in generale, umana, ha portato alla luce nel percorso di crescita sociale. Per questa ventitreesima edizione, salutata dalla Medaglia del Presidente della Repubblica, dal patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del MIBAC, del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna e dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, sono complessivamente 73 le amministrazioni coinvolte, 62 in Sardegna e 11 nella Penisola. Si inizia a Bauladu, Bosa, Tula e Uta il 27 aprile e si chiude nei giorni 9 e 10 novembre in Puglia nei comuni di Terlizzi, Modugno e Palo del Colle.
SITO WEB, UFFICIO STAMPA E SOCIAL MEDIA. I contenuti della manifestazione corredati da informazioni sempre aggiornate, foto, comunicati stampa e materiali video sono ospitati nel sito ufficiale www.monumentiaperti.com. Il racconto in diretta della XXIII edizione di Monumenti Aperti si svolgerà anche su Facebook (@monumentiapertiofficial), Instagram e Twitter (@monumentiaperti), canali social nazionali della manifestazione. Il tag ufficiale della ventiduesima edizione è: #monumentiaperti19. I contenuti video saranno disponibili sul canale YouTube Monumenti Aperti.