Teatri di prima necessità, Festival Intersezioni. 14 gennaio _ 24 febbraio 2024 Civico Teatro “Gav Ballero” – Alghero
Dal 14 gennaio 2024 al Civico Teatro “Gav Ballero” di Alghero riparte ì Teatri di Prima Necessità. Quattro gliappuntamenti in cartellone nella la rassegna organizzata dalla Compagnia Teatro d’Inverno con la direzione
artistica di Giuseppe Ligios e realizzata con il patrocinio della Fondazione Alghero [M.E.T.A.], del Comune di
Alghero e il contributo della Regione Autonoma della Sardegna _ Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni
Culturali, Informazione Spettacolo e Sport.
La nuova stagione di prosa si apre domenica 14 alle ore 20:30 con due commedie in atto unico presentate
dalla storica Compagnia Teatro Sassari, una doppietta tratta dal lavoro del regista e drammaturgo francese
Georges Feydeau: “Dalla finestra” diretto da Mario Lubino, che ne anche interprete insieme ad Alessandra è
Spiga, e “La mamma buonanima della signora” per la regia di Alfredo Ruscitto su adattamento di Mario
Lubino anche qui interprete con Alessandra Spiga, Michelangelo Ghisu e Paolo Colorito.
Sabato 20 gennaio ancora una commedia in due atti serratissimi con la nuova produzione della compagnia
mogorese Teatro Tragodia: “Le corna sono come i tacchi, slanciano!”, divertente rivisitazione de “La
Mandragola” di Niccol Machiavelli scritta a quattro mani dalle attrici Virginia Garau (che ne cura anche la ò
regia) e Daniela Melis. Una satira pungente sulla corruttibilit della societ che vede in scena, interpreti à à
insieme alle autrici, Gino Betteghella, Caterina Peddis, Carmen Porcu e Ulisse Sebis.
Il 10 febbraio sar la volta di à Abaco Teatro con un adattamento teatrale di “Il Sogno di un uomo ridicolo”,
trasposizione teatrale dall’omonimo racconto di Fëdor Dostoevskij, interpretato da Tiziano Polese e la
partecipazione di Rosalba Piras e Antonio Luciano. Una drammaturgia, quella proposta dai due adattatori e
co-registi Polese-Piras, vivace e ricca di momenti ironici, giocata tra musica pop e testi contemporanei, le
scenografie visuali di Tonio Cireddu e Franco Saba, propone si interroga sui dilemmi fondamentali: il
significato ultimo dell’esistenza, l’eventualit di una vita ulteriore, la possibilit di ritornare ad uno stato di à à
natura edenico e incontaminato sulla base di un riassetto sociale, tra suggestioni di matrice evangelica,
shakespeariana, influenze rousseauiane e viaggi fantastici nell’oltre mondo.
In chiusura
A chiudere sabato 24 febbraio il Teatro d’Inverno con la nuova produzione “Rosencrantz e Guildenstern sono
morti” liberamente tratta dall’opera del drammaturgo inglese Tom Stoppard, testo che attinge a piene mani
dall’Amleto di Shakespeare spostando per il focus su due personaggi minori della tragedia, gli amici del ò
giovane principe danese, convocati a corte per indagare cosa ne affligga l’animo.
Una commedia surreale dal sapore vagamente gotico nella quale il dubbio su cosa sia reale e cosa non lo sia
scandisce il ritmo della pi ce come un metronomo. L’ è essere o non essere amletico domina la scena
sottolineando l’incertezza dei protagonisti sulla realt che li circonda, sulla morte e sul senso stesso della loro à
vita. Riadattamento e regia sono di Giuseppe Ligios che ne anche interprete sulla scena insieme Gianfranco è
Corona e Antonello Foddis, il disegno luci di Aaron Gonzalez e costumi di Giovanni Trudu. è
Gli spettacoli hanno inizio alle 20:30; info e prenotazioni al 3338578630 (WhatsApp) e via mail
[email protected] . Biglietto intero 12, ridotto studenti e over 60 10; acquisto e ritiro € €
nel botteghino del teatro nei giorni di spettacolo a partire dalle ore 19:00.
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