Ancora la guerra! I Diritti Umani non fanno proprio parte di questi tempi.
Domani mercoledì 11 ottobre i volontari di Uniti per i Diritti Umani saranno a Monastir per promuovere la Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite
Un’altra guerra si aggiunge alle decine già in atto. Vista la situazione conflittuale che va avanti da 75 anni con decine di migliaia di morti da entrambe le parti, feriti e profughi dispersi nel mondo, quella tra Israeliani e Palestinesi in realtà non ha mai visto la parola “fine”. Un conflitto mai risolto che periodicamente riesplode.All’origine di questo soffrire dei due popoli, c’è il rifiuto reciproco di riconoscere all’altro il diritto di esistere come Stato indipendente. Una follia che fa della questione Israeliano-Palestinese particolarmente difficile da risolvere, poiché si fonda sulla negazione del principio inalienabile del diritto alla convivenza pacifica tra esseri umani. L’accettazione dell’altro con le sue diversità, cultura, etnia, credo religioso o ceto sociale. Valori che i trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sottoscritti all’unanimità dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, esprimono con chiarezza e che tutti gli Stati membri si erano impegnati a rispettare e divulgare affinché conflitti come quello appena concluso non ripetessero mai più.
I primi due articoli recitano: art.1: “Tutti gli uomini nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”
Art. 2: “A ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.”
Ma passare dalle parole ai fatti non sempre è facile.
Ron Hubbard
“I Diritti Umani devono essere resi una realtà non un sogno idealistico” scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. Affinché questo si realizzi è necessario che questi due articoli siano realizzati appieno a livello individuale, sociale e politico. Divulgando a tutti i livelli la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, si mettono le basi per creare una società più giusta, in cui le necessità e i problemi di chi ci sta vicino diventano nostre necessità e ci verrà spontaneo tendere la mano a chi si trova in difficoltà. Anche questo sarà un modo per far crescere attorno a noi i Diritti Umani. Nell’attesa che “i grandi” si rendano conto che l’interesse dei popoli che governano è vivere in pace e in armonia tra loro.
Info: www.unitiperidirittiumani.it
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