Al liceo Gramsci di Olbia genitori e studenti incontrato la polizia postale
Nell’ambito delle iniziative promosse dal liceo “A. Gramsci” di Olbia per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del Cyberbullismo e per promuovere una riflessione sulle tematiche della sicurezza sul web, il 16 febbraio, gli studenti e le studentesse, incontreranno i rappresentanti della Polizia Postale di Sassari, presso l’Aula Magna di via Anglona 16.L’incontro ha lo scopo di avviare un confronto con le forze dell’ordine sull’uso responsabile e consapevole del web, dei social. E in geneale delle varie applicazioni informatiche. L’obiettivo è quello di fare opera di informazione, prevenzione e controllo.
Sono programmati due incontri, uno per gli studenti e uno per i genitori: al mattino per i ragazzi e le ragazze e al pomeriggio dalle ore 15:30-17:30 per i genitori.
Al fine di organizzare l’evento, i genitori che intendono partecipare sono pregati di prenotare la loro partecipazione all’incontro nella piattaforma Moodle del liceo Gramsci.
I ragazzi usano la rete non solo per socializzare ma anche per esprimere aggressività, provocazione, sfida e competizione tra coetanei.
Secondo la nuova Legge n.71/2017 per cyberbullismo si intende “…qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”.
E’ importante ricordare che:
- Sul web ogni comportamento può essere tracciato, ricostruito e denunciato alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, se arreca danno a chi lo subisce.
- Al compimento dei 14 anni, i ragazzi diventano penalmente responsabili delle loro azioni sul web (imputabili)
- Gli insegnanti in quanto pubblici ufficiali, hanno l’obbligo di denunciare fatti penalmente rilevanti (reati) commessi o subiti dagli studenti
- Diffamazioni, minacce e insulti in rete devono essere denunciati dalle vittime (cd. procedibilità a querela di parte): è importante informare le famiglie degli studenti su cosa sta succedendo e sul loro diritto di fare una segnalazione o sporgere denuncia
Da sapere:
- Molti comportamenti di prepotenza in rete non vengono percepiti dai ragazzi come reati, come fatti gravi, come danno per le vittime
- Molti episodi di cyberbullismo nascono da antipatie reali, come rivalità, prese in giro tra compagni di scuola
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