L’associazione Codici proroga dei termini della procedura sul sito dell’Agenzia Entrate Riscossione, che era prevista per il 30 Aprile. In questo modo vuole permettere a tutti di presentare la domanda.
Come tutti i conti alla rovescia, anche quello per la trasmissione delle pratiche di rottamazione è accompagnato da un’ansia crescente. Il problema in questo caso è che si è aggiunto un nervosismo che sta sfociando in una protesta vibrante. Infatti, diversi contribuenti stanno riscontrando difficoltà nel concludere la procedura prevista sul sito dell’Agenzia Entrate Riscossione. In considerazione del fatto che la scadenza è fissata al 30 aprile, l’associazione Codici, portavoce della preoccupazione dei contribuenti, chiede una proroga dei termini.
Le parole del Segretario Nazionale di Codici
“Le proteste sono riferite ad alcuni malfunzionamenti del sito internet.” Lo afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici. Continua “Questo naturalmente sta creando non solo scontento, ma anche preoccupazione. Infatti il 30 aprile è vicino. C’è chi lamenta una navigazione estremamente lenta che costringe a ricaricare più volte la pagina. Ma anche chi parla di blocchi improvvisi e ripetuti. E poi c’è chi riferisce di problemi in merito alla visualizzazione delle cartelle: non compare quella per cui si vuole inviare la domanda oppure il sistema indica come rottamabili delle cartelle che sono oggetto di sgravio o sono state già pagate. Non parliamo certo di un dettaglio. Considerando che già nelle settimane scorse si erano registrate segnalazioni di disservizi da parte dei contribuenti, è facile comprendere lo stato d’animo di chi teme di non riuscire a completare la procedura entro la data indicata. Visto che la situazione non dipende dai contribuenti, a nostro avviso appare doverosa una proroga dei termini. In questo modo si permetterà a tutti di presentare la domanda”.
Gli Sportelli dell’associazione Codici sono a disposizione per raccogliere segnalazioni e fornire chiarimenti. È possibile contattare il numero 065571996 o inviare un’e-mail all’indirizzo [email protected].