Carabinieri – Le news
Carabinieri – Le news – Dopo 15 anni in fuga dalla Giustizia, i Carabinieri mettono la parola fine alla misteriosa latitanza del buddusoino Quirico Carta.
Era il 14 febbraio 2008 quando, armato di pistola, entrò in un bar del suo paese e colpì gravemente due avventori che riuscirono a sottrarsi alla sua furia omicida.Da quel momento, Quirico CARTA si era dato definitivamente alla macchia, senza dare più notizie di sé.
A nulla erano valsi i reiterati inviti a costituirsi, nemmeno l’appello lanciato dal parroco durante l’omelia domenicale.
Quirico Carta, subito colpito da un’Ordinanza di custodia in carcere, era definitivamente scomparso.
Poi, quasi a sigillare definitivamente lo stato di latitanza, il 17 ottobre 2012 era giunto l’esito del processo per il duplice tentato omicidio ed il porto dell’arma clandestina.
16 anni di reclusione, un verdetto che aveva sicuramente rafforzato la volontà di non farsi più prendere dalla Giustizia.
Nel corso degli anni, erano proseguite in maniera tradizionale con appostamenti in aperta campagna e pedinamenti delle persone vicine al catturando.
Finalmente, la lenta ma inesorabile progressione investigativa aveva concesso uno spunto importante.
Ed il latitante individuato in Corsica, nella zona di un piccolissimo comune rurale arroccato nella parte sud-occidentale dell’isola.
Lì, Quirico Carta aveva iniziato una nuova vita con una compagna, una donna francese che non aveva mai sospettato nulla sulla vera identità dell’uomo che chiamava “Antonio”.
Un’esistenza tranquilla condotta nella placida tranquillità delle campagne corse, drammaticamente interrotta nel pomeriggio del 30 gennaio 2018.
Il sequestro delle ceneri aveva così visto la discesa in campo degli specialisti del R.I.S. di Cagliari che avevano eseguito delle comparazioni incrociate tra il D.N.A.
Nonché con il profilo che era stato isolato dagli oggetti rinvenuti nell’ovile di Pattada ove, nell’aprile 2010, l’uomo aveva soggiornato per qualche tempo.
L’esame scientifico ha infine confermato l’ipotesi investigativa dei militari del N.O.R.M. di Ozieri e dei colleghi del Nucleo Investigativo di Sassari.
Le ceneri custodite nell’urna dissotterrata nel giardino di una sperduta abitazione in Corsica appartenevano al corpo del latitante Quirico Carta da Buddusò.