“Ma io ce l’ho fatta” – Storie di vita strappate alla violenza domestica | Dal 14 al 29 maggio al Lazzaretto di Cagliari
Il Lazzaretto di Cagliari ospita la mostra personale di Anastassia Caterina Angioi, “Ma io ce l’ho fatta”. Storie di vita strappate alla violenza domestica, a partire dalle ore 17:30 di sabato 14 maggio 2022.
L’iniziativa rientra nell’ambito della programmazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari ed è curata dall’ATI Cooperativa Sant’Elia 2003 – Accademia d’Arte di Cagliari Srl, da un progetto di Storie di Lana.Da un’idea di Anastassìa Caterina Angioi nasce “Storie di lana”, un progetto che coniuga manualità e scrittura, sensorialità ed emozione, che racconta la vita, quella dimenticata, presa per scontata. Una sorta di luogo che cerca di dare voce a chi voce non ha, a chi non ha mai avuto ascolto o non riesce ancora a trovare le parole da dire.
All’interno di questo progetto nasce la mostra “Ma io ce l’ho fatta”, visitabile al Lazzaretto di Cagliari da sabato 14 maggio (giorno dell’inaugurazione fissata per le 17.30) per due settimane. Un viaggio nella quotidianità della violenza domestica, attraverso il racconto delle piccole cose e dei metodi per sopravvivere delle donne che hanno fatto esperienza di un abuso reiterato: l’amore, la paura, la vita in casa, il difficile rapporto con l’esterno, fino alla scelta della libertà, al racconto del modo in cui sono riuscite a dire e ad agire e mettere loro stesse per prime.
“Ma io ce l’ho fatta” apre così la porta a una quotidianità distorta, fatta di storie di vita strappate alla violenza, affrontando un problema che esiste proprio in quei luoghi che dovrebbero custodire l’amore e il rispetto. Nelle case, in famiglia.
La mostra, attraverso alcune delle storie raccolte nell’omonimo progetto, ripercorre le tappe fondamentali di quei rapporti che troppe volte finiscono in maniera tragica. Anastassìa Caterina Angioi lungo gli spazi della mostra non propone solamente un viaggio simbolico tra le testimonianze preziose che ha potuto ricamare nel tempo, e che verranno pubblicate nel libro in uscita “L’amore non cura, L’amore si cura” (Edizioni Albatros), coinvolge anche la sensibilità e il punto di vista dei ragazzi e le ragazze del Liceo Eleonora D’Arborea e della Cooperativa Carovana del quartiere Sant’Elia con i loro racconti e i loro elaborati sviluppati durante un percorso laboratoriale affiancato dalla Rete Dafne Sardegna che si occupa della tutela delle vittime di ogni reato. Ognuno ha potuto dire la propria sulla vita, sul coraggio, sulla paura, e su un tema così delicato, relegato spesso a poche date l’anno obbligate a compiti prestazionali.
È nell’unione della pluralità di visioni unite dal desiderio di fare rete nel tessuto sociale che questa mostra getta le sue radici e apre le porte a sua volta. Voci preziose, di ogni età ed estrazione sociale, intrecciano lana, stoffa, vita vissuta e sogni con colori di ogni genere, toccando nel vivo qualcosa che ci riguarda tutti e che possiamo cambiare a partire dalle scelte quotidiane.
Lazzaretto di Cagliari – Sala Archi
Orari 9-13 16-20 dal martedì alla domenica