Un altro protagonista del jazz italiano, Dino Rubino, sul palcoscenico di JazzAlguer, suonerà domani sera, mercoledì 21 luglio, ad Alghero, per il sesto appuntamento della rassegna organizzata dall’associazione Bayou Club-Events con la direzione artistica di Massimo Russino.
Alle 21.30, sul palco allestito a Lo Quarter, l’artista è atteso in Sardegna sull’onda del disco “Time of Silence” (pubblicato l’anno scorso dalla Tuk Music), nuovo capitolo nella ricerca spirituale intrapresa nel 2014 con l’album “Kairos” dal pianista e trombettista siciliano, sempre più impegnato a scavare nell’essenza della musica, con il tema del silenzio come filo conduttore.Un silenzio inteso come condizione necessaria per la creazione artistica, come momento di attesa, di promessa, di rispetto, di ascolto e preghiera, di concentrazione, ma anche di scoperta e introspezione, agevolato dal recente periodo di solitudine vissuto durante il lockdown. Nel suo appuntamento algherese, Dino Rubino sarà affiancato dal solido contrabbasso di Paolino Dalla Porta e dalla batteria del creativo e versatile Enzo Zirilli, entrambi già accanto al pianista (insieme al sassofonista Emanuele Cisi) nella registrazione di “Time of Silence”.
BIO
Nato a Biancavilla nel 1980, Dino Rubino inizia a studiare il pianoforte al conservatorio di Catania ma dopo appena tre anni, profondamente colpito da un concerto di Tom Harrell, decide di dedicarsi alla tromba. Nel 1995 frequenta i seminari di Siena Jazz, e un anno dopo vince il Premio “Massimo Urbani” come miglior talento nazionale emergente. Di lì a poco viene chiamato dal contrabbassista Furio Di Castri a far parte del progetto “Giovani artisti d’Europa”, che durerà un paio d’anni. Nel frattempo ricomincia a studiare il pianoforte, strumento che, insieme alla tromba, non abbandonerà più. Nel 2008 inizia a collaborare con un altro enfant prodige del jazz italiano, il sassofonista Francesco Cafiso, con il quale incide ben sei dischi, e nel 2011 Paolo Fresu lo invita a far parte della sua etichetta, la Tuk Music. Una residenza presso l’Istituto di Cultura Italiano a Parigi, nel 2014, lo porta a collaborare con la scena jazz della capitale translpina, dove si trasferisce per un lungo periodo. Attivo con diverse formazioni, tra la fine del 2018 e l’inizio del 2020 ha partecipato allo spettacolo teatrale “Tempo di Chet”, ispirato alla vita di Chet Baker, suonando in scena accanto agli attori del Teatro Stabile di Bolzano insieme a Paolo Fresu e a Marco Bardoscia al contrabbasso: un’esperienza che ha dato poi vita al disco con le musiche di quel progetto e a un’intensa attività concertistica del trio. A oggi sono sette gli album a nome di Dino Rubino, in attesa del prossimo, in uscita prevista nel 2022.
BIGLIETTI
I biglietti per il concerto di Dino Rubino costano quindici euro e si possono acquistare su TicketSms, ad Alghero presso l’edicola di via Catalogna e nel nuovo punto di prevendita in via Carlo Alberto, 86, domani (sabato 17 luglio) dalle 18.30 alle 20. Oltre ai biglietti, è disponibile un abbonamento per i prossimi otto concerti della rassegna, al prezzo di 105 euro. Informazioni al numero 328 83 99 504 all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
Il cammino di JazzAlguer proseguirà domenica sera (25 luglio) con una delle voci più interessanti e raffinate dell’attuale panorama italiano, Greta Panettieri, accompagnata sul palco di Lo Quarter da Andrea Sammartino al pianoforte, Daniele Mencarelli al basso e Alessandro Paternesi alla batteria. L’inizio del concerto, come sempre, è alle 21.30.
La quarta edizione di JazzAlguer è organizzata dall’associazione culturale Bayou club-events con il contributo del MiC – Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, della Camera di Commercio di Sassari nell’ambito del bando Salude&Trigu, della Fondazione Alghero, dell’Associazione I-Jazz, e con il Patrocinio del Comune di Alghero.