RIZZEDDU: DIECI MESI SENZA BANDO, 85 LAVORATORI APPESI A UN FILO
PRESSING DI DESIRÈ MANCA (M5S) SULLA REGIONE: “INACCETTABILE RITARDO”
“Di male in peggio. Anziché migliorare sono nettamente peggiorate le condizioni in cui versano i cento lavoratori della Cooperativa Elleuno di Sassari, da anni impiegati nei servizi di assistenza terapeutico-riabilitativa rivolti ai pazienti psichiatrici delle strutture sanitarie di Rizzeddu”.
“Con la Deliberazione del 29 marzo scorso, il Commissario straordinario dei ATS – spiega Desirè Manca (m5s) – ha consentito alla Cooperativa Elleuno di continuare a gestire il servizio mediante una proroga di soli tre mesi, eventualmente rinnovabili. Un provvedimento che rischia di compromettere ulteriormente le precarie condizioni occupazionali dei lavoratori di Rizzeddu.
Questo perché l’affidamento in proroga prevede condizioni economiche rapportate al numero dei pazienti effettivamente assistiti. Una condizione inaccettabile alla luce delle difficoltà attuali, ma soprattutto che mette seriamente a rischio la continuità del servizio e decine di posti di lavoro”.
Questa la denuncia della consigliera regionale dei Cinque Stelle Desirè Manca che spiega: “Il numero dei pazienti attualmente assistiti è stato notevolmente ridimensionato proprio a causa dei ritardi accumulati dalla Regione che non ha ancora provveduto ad accreditare la nuova struttura sanitaria di Ploaghe, individuata come sede dei pazienti di Rizzeddu. Non solo – aggiunge – dopo la chiusura del centro “I Mandorli”, dallo scorso marzo, numerosi pazienti sono stati trasferiti presso strutture assistenziali private”.
Così la consigliera del m5s Desirè Manca ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu per chiedere quali atti e misure intenda adottare per garantire l’immediato avvio della nuova procedura ad evidenza pubblica, fondamentale per risolvere la situazione.
“La prossima settimana lavoratori e rappresentanze sindacali scenderanno in piazza per protestare contro l’immobilismo della Regione. Un coro di voci al quale mi unirò sicuramente dal momento che tutti gli atti a mia prima firma depositati in Consiglio regionale per chiedere che venisse bandita con urgenza una nuova gara d’appalto sono rimasti senza risposta. Questa proroga tra l’altro mette l’appaltatore nelle condizioni di dichiarare esuberi per quasi il 50 per cento dei lavoratori”.
Nell’atto a prima firma Manca si chiede inoltre all’assessore Nieddu “quali atti e misure intenda adottare per garantire un numero di posti letto pubblici nelle strutture residenziali per i pazienti psichiatrici adeguato alle effettive esigenze del bacino di riferimento”.