GLI ARCHITETTI SARDI:
«GIGANTI DI MONT’E PRAMA, UNA VICENDA AMARA CHE HA COME UNICI SCONFITTI
I SARDI, IL TERRITORIO E IL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE»
Non ci interessa entrare nel merito della diatriba tra il Sindaco di Cabras e la Sovrintendente di Cagliari e Oristano. Ci preme invece, come rappresentanti degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Sardegna, sottolineare che qui il protagonista della vicenda è l’eccezionale patrimonio archeologico che abbiamo la fortuna di aver in casa nostra, a cui devono essere dedicate le attenzioni dei professionisti più competenti. Se un paziente ha una patologia complessa è necessario trovare la struttura dove le cure siano quelle più appropriate per garantire la massima efficacia, velocità di guarigione e rientro a casa.
Ecco perché non è accettabile quello che sta accadendo e che fino a questo momento non era mai successo, anche quando, in passato, ci sono state incomprensioni e a volte qualche parola di troppo tra enti. Fatti come quelli saliti alle cronache in questi giorni sono la sconfitta del nostro patrimonio, dei nostri territori e di tutti noi sardi.
L’obiettivo comune deve essere innanzitutto quello della messa in sicurezza, tutela e conservazione del patrimonio. In secondo luogo poi va avviato tutto un programma di valorizzazione, anche a fini turistici, affinché l’intero territorio chiamato Sardegna, non quel paese o quell’altro, ne tragga beneficio. Valorizzare un territorio significa valorizzare l’intera Isola e viceversa. È indispensabile e possibile, individuando obiettivi comuni, riuscire a trovare un corretto e proficuo canale di comunicazione, partendo dal presupposto che anche dalle situazioni più conflittuali si posso trarre grandi insegnamenti per velocizzare i processi di cambiamento e di sviluppo condiviso come da sempre auspicato dagli architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori.