Le dichiarazioni.
Alessandroni (geologo SIGEA MARCHE): “Ben 2000 località italiane sono
a rischio tra alluvioni e frane. Ha il suo peso anche il consumo del
suolo. L’Italia nella NEX GENERATION programma della Commissione
Europea dovrà ridare centralità alla gestione dei fiumi”.
Gennari (geologo – Coordinatore Nazionale SIGEA – Agenda 2030) :
“I Contratti di fiume possono contribuire alla stesura delle strategie
per lo sviluppo sostenibile”.
Martini (Presidente Centro Studi Alta Scuola capofila candidatura
Italia a sede del Forum Mondiale sull’Acqua 2024) : “E’ necessario
che i Contratti di fiume entrino nelle misure di prossimi PSR, FERS e
FSE”.
De Angelis (Segretario Autorità di Bacino Appennino Centrale):
“L’Italia è una Repubblica fondata sui fiumi”.
“Nei prossimi 30 anni ben 2000 località saranno a rischio. In Italia,
negli ultimi decenni abbiamo avuto 1132 morti per frane, 581 per
alluvioni. Ad esempio in città come Senigallia 9.791 persone vivono in
aree a pericolosità idraulica media, a Pesaro addirittura 12.224. Pesa
anche il consumo del suolo. Il 2019 ha continuato a registrare dati
importanti sul consumo del suolo, in quanto in Italia abbiamo consumato
ben 2,1 mq al secondo. Nelle Marche consumati 64669 ha pari a 300 campi
di calcio. L’Italia, territorio dove i cambiamenti climatici sono
evidenti, in epoca post – Covid e nell’ottica anche della NEX
GENERATION lanciato dalla Commissione Europea, dovrà mettere al centro
il corretto governo del territorio e dunque puntare sui Contratti di
fiume”. Lo ha dichiarato Gigliola Alessandroni, Presidente della
Società Italiana di Geologia Ambientale della sezione Marche, alla
vigilia dell’importante WeBinar voluto, ideato ed organizzato dal
Consiglio direttivo di Sigea Marche insieme al Centro Studi Alta Scuola
e alla Regione Marche ed in programma Martedì 15 Dicembre, dalle ore
15, in diretta sulla pagina social Facebook di Sigea Marche.
Interverranno: Chiara Braga, Commissione Ambiente e Lavori Pubblici
della Camera dei Deputati, Erasmo D’Angelis, Segretario Generale
dell’Autorità di Bacino Distretto Appennino Centrale, Nando Goffi,
Direttore Tutela, Gestione e Assetto del Territorio della Regione
Marche, Massimo Sbriscia, Dirigente Sviluppo Sostenibile della Regione
Marche, Stefania Tibaldi, Dirigente della Difesa Suolo e della Costa,
della Regione Marche, Enrico Gennari, Consigliere Nazionale della
Società Italiana di Geologia Ambientale, David Belfiori, Referente
Marche del Tavolo Nazionale Contratti di fiume per il WWF ITALIA,
Massimiliano Fazzini, geologo, Università di Camerino, Università di
Ferrara e Coordinatore del Gruppo Rischio Climatico della Società
Italiana di Geologia Ambientale.
Introdurrà: Endrio Martini, Direttore del Centro Studi Alta Scuola.
Concluderà alle ore 17 e 45, Francesco Baldelli, Assessore Politiche
della Montagna, Aree Interne e Lavori Pubblici della Regione Marche.
“Vogliamo riprendere gli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’
agenda 2030 dell’ ONU per evidenziare come i Contratti di Fiume
debbano e possano essere al centro dell’attenzione nel corretto
governo del territorio – ha proseguito Alessandroni – e a tale
riguardo ringraziamo la Regione Marche per la sua adesione all’evento.
Il Contratto di Fiume è uno strumento previsto dal Codice dell’
Ambiente (Art.68bis) che mira ad accelerare il raggiungimento degli
obiettivi delle Direttive Europee sulle Acque (2000/60/CE), sulle
Alluvioni (2007/60/CE) e per la protezione in situ della biodiversità
(42/93/CEE direttiva Habitat) supportando e promuovendo politiche e
iniziative volte a favorire la partecipazione di tutti gli utenti
interessati, a consolidare comunità fluviali resilienti, riparando e
mitigando le pressioni dovute anche a decenni di urbanizzazione
sregolata”.
“I Contratti di fiume possono contribuire alla stesura delle strategie
per lo sviluppo sostenibile – ha dichiarato Enrico Gennari Coordinatore
nazionale dell’ AREA TEMATICA Agenda 2030 Sviluppo Sostenibile –
Ecologia Integrale della SIGEA – «Verso un’Europa sostenibile entro il
2030», al fine di conseguire – rapidamente – gli obiettivi
dell’Agenda 2030, adottata nel 2015 dall’Assemblea Generale dell’Onu”.
“E’ necessario che i Contratti di fiume entrino nelle misure di
prossimi PSR, FERS e FSE. Dalla mia esperienza più che decennale nei
Contratti di Fiume, avendo partecipato nel 2017 a Siena in occasione
della riunione di Agenda 21 Italy, alla costituzione del TAVOLO
NAZIONALE DEI CONTRATTI DI FIUME, posso affermare serenamente che i
Contratti di fiume, nell’approccio italiano riconosciuto anche dall’
UNESCO nell’ UNWWDR 2015, rappresentano oggi i luoghi privilegiati
delle analisi di base e della concertazione – ha affermato Endro
Martini, Coordinatore Nazionale AREA TEMATICA SIGEA Contratti di Fiume
e Presidente di Alta Scuola – sia per le decisioni strategiche di
mitigazione del rischio idrogeologico e di gestione delle risorse
idriche da attuare che per la ricerca di implementazioni utili a
soluzioni di sviluppo locale sostenibile” .
L’Italia Repubblica fondata sui fiumi.
” L’Italia è una Repubblica fondata sui fiumi. La Costituzione più
bella del mondo dovrebbe avere anche questa frase. E noi che ci
occupiamo di fiumi – ha concluso Segretario dell’ Autorità di Bacino
del Distretto dell’ Appennino Centrale – apriamo questa nostra
newsletter con i fiumi e i “contratti di fiume”, la forma più
moderna, ecologica e partecipata di pianificazione di interventi in aree
fluviali in grado di cambiare la percezione di un intero territorio.”
Nelle ultime settimane Sigea ha presentato diversi report. Per saperne di più, clicca qui.