Questo l’elemento di novità rispetto ad altre iniziative dedicate, sì, ai ragazzi ma di fascia d’età più alta. Organizzata dal Cada Die Teatro, da sempre in prima fila nel promuovere il teatro per i più piccoli, la rassegna è parte integrante del progetto SUL FILO – Una rete per piccoli equilibristi, nato con l’obiettivo di creare un polo di servizi per l’infanzia nell’Area Metropolitana di Cagliari.
Fra le prime sperimentazioni nel settore in Italia, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, SUL FILO può contare sulla presenza in squadra di alcuni enti e organizzazioni qualificati e radicati nel territorio, come Cemea Sardegna (Centri di esercitazione ai metodi dell’educazione attiva), capofila, e la cooperativa La Carovana, partner di progetto con Cada Die Teatro, l’Università di Cagliari, il CNR, scuole, associazioni.
Un Teatro Piccolissimo si articolerà dal 9 al 22 ottobre nella Corte della Vetreria di Pirri e, come già lo scorso anno, ospiterà spettacoli della scena nazionale e internazionale rivolti ai più piccoli, nel totale rispetto delle norme anti-Covid. Alla rassegna si affianca il primo dei seminari che rientra nel ciclo di incontri Voci sull’infanzia, che proseguiranno, poi, fino al mese di dicembre.
Si parte, dunque, venerdì 9 ottobre, alle 9, con una matinée per le scuole dal titolo HANÀ E MOMÒ, produzione di Principio Attivo Teatro di Lecce. Con, e da un’idea di, Cristina Mileti e Francesca Randazzo, che curano anche la regia (disegno luci di Marco Oliani, tecnico Silvia Lodi), lo spettacolo è liberamente ispirato al libro “Favola d’amore” di Hermann Hesse, un breve racconto dove il grande scrittore tedesco narra dell’importanza del concetto di unione, del fare insieme, dell’accogliere l’altro.
Anche Il titolo – “Hanà e Momò” in giapponese significa “Fiore e Pesca” – esprime l’idea di trasformazione, di scambio, dell’importanza della condivisione. Come il fiore che diviene frutto e questo a sua volta contiene i semi indispensabili per la nascita di nuovi germogli, così lo spettacolo mostra il percorso di due protagoniste che, sebbene molto diverse fra loro, scoprono l’importanza della loro reciprocità, scegliendo di collaborare e giocare insieme divertendosi. (Il promo dello spettacolo)
Le suggestioni del libro di Hesse restituiscono ad “Hanà e Momò” un’atmosfera dai caratteri orientali, che si può leggere non solo nella scelta del titolo ma anche nei costumi delle attrici, nella scelta dei materiali, nella circolarità dello spazio scenico (una sorta di piccolo giardino zen) intorno a cui ruotano tutte le azioni.
Le due protagoniste mescolano tecniche che spaziano fra l’arte attoriale e quella figurativa. La collocazione di entrambe appare inusuale: le due sono, infatti, poste ai capi di un cerchio, inginocchiate.
La loro mimica, spesso clownesca, supporta l’abilità di entrambe nel sapere trasformare oggetti di semplice uso quotidiano in buffi personaggi, manipolati durante il racconto.
E nello spettacolo movimento, materiali, oggetti scenici e pubblico diventano complementari anche attraverso brevi momenti d’interazione con le attrici.
Alle 17. 30 andrà ancora in scena Hanà e Momò, per la rappresentazione serale, e alle 19 si rifletterà con Il gioco dell’incontro, il primo dei seminari del ciclo Voci sull’infanzia su tematiche relative alla prima infanzia, in programma, poi, per altri quattro venerdì (23 ottobre, 6 novembre, 4 e 18 dicembre).
Con Cristina Mileti e Francesca Randazzo di Principio Attivo Teatro si compirà un viaggio dentro il teatro dedicato ai più piccoli: il racconto del gioco dell’incontro, appunto, dell’immaginare e dell’esprimere il mondo dei bambini attraverso l’utilizzo di diversi linguaggi.
Giovedì 15, sempre alle 9 per le scuole e alle 17.30 per la rappresentazione serale, appuntamento con la compagnia milanese Eccentrici Dadarò, che presenta UN ANATROCCOLO IN CUCINA, di Simone Lombardelli e Dadde Visconti, con lo stesso Lombardelli e la regia di Visconti (musiche originali di Marco Pagani, scene di Ettore Pantaleone, voce narrante di Rossella Rapisarda). In scena uno spettacolo comico senza parole, liberamente ispirato a “Il brutto anatroccolo” di Hans Christian Andersen.
“La cucina di un grande ristorante. Un lavapiatti sommerso dal sapone. Suoni e voci che ridono di là dalla porta. E dietro quella porta un sogno… quello di essere dall’altra parte, seduto a quella festa, a ridere e cantare con chi sta ‘insieme’. Ma tra le pentole e gli strofinacci, le tazzine e i bicchieri da lavare, realizzare quel sogno sembra impossibile!…
Anche se, a guardarlo bene, quel lavapiatti, così goffo, assomiglia così tanto a quel brutto anatroccolo che cercava di spiccare il volo… Allora non resta che credere alle favole! E sognare di fare proprio come quell’anatroccolo, che una mattina si svegliò e si scoprì cigno…”.
Rievocando le atmosfere del cinema comico muto degli anni ’20, con la magia della pantomima e della clownerie, lo spettacolo tratta con note leggere i temi della diversità, del confronto con l’altro, del bisogno di essere accettati e di far parte di un gruppo.
In chiusura di rassegna torna GUFO ROSMARINO CUORE DI NONNA, produzione di Cada Die Teatro. Giovedì 22 ottobre, alle 9 con la matinée per le scuole e alle 17.30 per il pubblico serale, approdano ancora alla Corte della Vetreria le avventure del Gufo Rosmarino, il simpatico gufetto creato dalla fantasia di Giancarlo Biffi, direttore artistico di Cada Die.
Lo spettacolo è tratto dal libro più recente della saga dedicata da Biffi a Rosmarino, illustrato dalle tavole di Valeria Valenza e pubblicato dalle edizioni Segnavia nel 2019.
Nella narrazione scenica (suono di Matteo Sanna, luci di Emiliano Biffi) “un’altra prova che la vita riserva a Rosmarino lungo il sentiero dello stare al mondo, nel difficile processo del crescere”, spiega Biffi.
“Rosmarino è il gufetto che tutti vorremmo per amico, il fratellino coraggioso che riesce a trasformare ogni difficoltà in una formidabile occasione di avventura. Rosmarino ha la saggezza spavalda dei piccoli nel mondo dei grandi, vede le cose con gli occhi della semplicità e per questo riesce a trovare la possibile soluzione ad ogni problema”.
In “Cuore di nonna” è giunto finalmente “il tempo delle vacanze. Rosmarino e i suoi fratellini non stanno più nelle penne dalla gioia. Mamma gufo ci sta provando in tutti i modi a riportare un po’ di calma nel nido.
Da quando ha detto ai suoi figlioli che solo uno di loro sarebbe potuto andare in vacanza dai nonni, è scoppiato il finimondo. Alla fine la sorte aveva decretato che fosse proprio Gufo Rosmarino il fortunato. E così l’intrepido gufetto si era alzato in volo convinto che si sarebbe divertito tantissimo ma quel che poi trovò nessuno poteva immaginarlo, neppure lui.
Poco prima del suo arrivo dai nonni, qualcuno aveva innalzato un muro che attraversava l’intero bosco dividendolo a metà…”. Ecco, allora, “un muro, un violino, la collana dai fili d’argento, il Grande Bosco dei Piccoli Desideri… Per una terra accogliente verso tutti: belli e brutti”.
Nel bosco dei nonni Gufo Rosmarino vedrà cose mai viste, ascolterà suoni mai ascoltati, incontrerà animali bisognosi di aiuto… E come dice Nonna gufo: “Quando anche il più piccolo dei desideri non è più solo tuo ma diventa il desiderio di tanti, allora tutto può accadere!”.
Calato il sipario su Un Teatro Piccolissimo, dal 23 ottobre, fino al 18 dicembre, come anticipato, riprenderanno gli incontri di Voci sull’infanzia, per parlare del mondo dei più piccoli, dei loro bisogni, della loro relazione con la scuola, la musica, la letteratura.
Il progetto SUL FILO coinvolge, oltre a Cada Die Teatro, Cemea Sardegna e La Carovana, una rete di scuole, gli Istituti Comprensivi Pirri 1 e Pirri 2 (Pirri – Cagliari), Via Stoccolma (Cagliari), Mons. Saba (Elmas), istituzioni di ricerca, l’Università di Cagliari (Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia) e l’Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Genova, l’associazione nazionale Sapie (Società per l’apprendimento e istruzione informati da evidenza), l’associazione Donne e Mestieri di Santa Teresa (Pirri) e il Comune di Cagliari.
www.percorsiconibambini.it/sulfilo
Info prenotazioni: [email protected] – [email protected]; tel. 328 253721 – 070 565507 – 070 5688072; ingressi: matinée scuole 4 € – serale 5 €. Gli spettacoli si terranno nello spazio all’aperto e nel rispetto delle disposizioni sul Covid-19. E’ richiesta la prenotazione, che scade alle 12 dei giorni di spettacolo. La biglietteria aprirà alle 16.30. E’ obbligatorio indossare la mascherina all’ingresso e all’uscita e durante gli eventuali spostamenti dal posto occupato.
Il progetto Sul Filo è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo.
Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.