La conduzione dello sportello è affidata ai consulenti psicologi e psicoterapeuti dell’Associazione NSG e a due operatori del Popolo della Famiglia che offriranno anche un servizio di consulenza sociale, legale e amministrativa per le famiglie anche in relazione ai problemi della maternità e della tutela della donna e del bambino.
Ancor più in questa fase di lock-down dovuto all’emergenza COVID-19, l’aiuto e il sostegno alle donne in gravidanza sono fondamentali per la “cultura della vita” che si contrappone alla “cultura della morte” contenuta in una lettera aperta, indirizzata al ministro Speranza, al Presidente Conte e all’AIFA, da una serie di associazioni filo-abortiste, lettera di cui sono primi firmatari Roberto Saviano e Laura Boldrini.
In quell’appello, stravolgendo il senso della legge 194/78 che non stabilisce il diritto della donna ad abortire, quanto semmai del bambino a nascere, si sottolineano le inesistenti difficoltà incontrate dalle donne intenzionate ad abortire in tempo di Coronavirus. A chi auspica l’aborto farmacologico fino alla nona settimana, senza ricovero, ambulatoriale o con la somministrazione a domicilio, ricordiamo che in questo modo si sottovalutano i gravissimi rischi per la salute della madre.
Il Popolo della Famiglia Sardegna ribadisce che la cultura della morte deve essere fermata e, al contrario, l’accoglienza di ogni nuova vita deve essere incentivata aiutando concretamente le mamme nelle difficoltà connesse a una gravidanza inattesa, consentendo loro di portarla a termine, garantendo l’eventuale anonimato al momento della nascita e accelerando i tempi necessari per l’affido e l’adozione da parte di famiglie in cui una mamma e un papà possano prendersi cura del bambino.
Lo sportello di consulenza telefonica sarà attivo nei giorni e orari indicati nella locandina e verrà offerto in modo gratuito.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito ufficiale dell’Associazione oppure il sito informativo del Popolo della Famiglia.
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