La mostra: “Barcones – Viaggio nel profondo blu”
Si tratta di una serie di dipinti a olio, nati dall’elaborazione (umana e artistica) del forte impatto emotivo suscitato nell’artista dalla visione delle immagini delle imbarcazioni stracolme di donne e uomini in fuga dalla Libia attraverso il Mediterraneo. In particolare le foto di Massimo Sestini.
Il risultato, tormentato e sofferto, è:
Un percorso estetico al seguito dei migranti nelle loro rotte verso l’Occidente.
Viaggi di mare per un’altra vita, spesso trovando la morte. Per l’artista un viaggio insieme al colore blu, un blu intenso, profondo, quanto può esserlo un colore che tende all’oscurità…
(…) Viaggio verso porti e approdi, coste e isole che assumono la sembianza di forme respingenti, o di braccia che fingono accoglienza ma non sono che un abbraccio-trappola senz’altra via di scampo se non quella dello sfruttamento… nel ricco Occidente.
Questo lo spunto per Orunesu, conosciuto sopratutto come pittore di terra sin dai tempi delle sue opere su juta e dell’elaborazione dei miti ancestrali della cultura agropastorale sarda, alla prova stavolta con le angosce che suscita il vedere, seppur mediato, e sapere di quanto accade accanto a noi.
Per questi motivi non si tratta di un evento “prettamente artistico”, se mai può esserlo, e per questi motivi è parte integrante di Buon Compleanno Faber 2020, dedicato a queste tematiche.
[foto id=”295303″]Locandina di “Barcones – Viaggio nel profondo blu”
Un’anteprima parziale della mostra c’è stata dal 15 al 23 febbraio, in occasione di alcuni dei momenti più significativi della rassegna BCF, alla Casa della Cultura di Monserrato, dove il ciclo dei dipinti è stato visto e “riconosciuto” da molti degli operatori e attivisti che sono intervenuti a Buon Compleanno Faber, a cominciare dai capitani di alcune delle imbarcazioni ONG che operano nel Mediterraneo (Sea Watch, Mediterranea, Open Arms), sino chi è andato ancor più alle radici delle cause di questi drammatici esodi, andando a lottare al fianco di chi ha fermato l’avanzata dell’ISIS in Siria; e ai parenti di chi in quelle battaglie ha perso la vita.
Donne e uomini che concretamente “aiutano a casa loro”, consapevoli che ”casa loro” e ”casa nostra” sono un tutt’uno. Che “aiutarli” e ”aiutarci” è tutt’uno; ovunque ci siano guerre, ingiustizie e sfruttamento. Ovunque in quest’unica terra casa di tutti, dove pensare di isolarsi, lo vediamo anche questi giorni, si rivela inutile oltre che disumano.
Giorni e orari di esposizione
La mostra sarà visitabile sino al 16 marzo tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19 e le domeniche anche dalle 10 alle 13.
Sono possibili anche visite di gruppi e scolaresche (ordinanze ministeriali permettendo) su prenotazione. I disegni che vengono realizzati dai giovanissimi visitatori, prendendo spunto dalle opere esposte, saranno spediti – tramite l’associazione Stay Human – in un campo profughi in Grecia. Campi oggi drammaticamente attuali.
Per scaricare la brochure, dedicata a “Barcones – Viaggio nel profondo blu”, basta un click qui!