Con una prosa allo stesso tempo visionaria, poetica e scientifica, Raffaele Riba, nel romanzo “La custodia dei cieli profondi” (66thand2nd), utilizza il personaggio di Gabriele, considerato “il matto del paese” per parlare della disgregazione dell’universo familiare, ma forse anche della civiltà.
Il Festival Éntula propone tre date con lo scrittore piemontese: venerdì 8 novembre a Sassari, nella Libreria Koinè (ore 18:30), dialogherà con Antonello Fresu nell’incontro in collaborazione con 66thand2nd, Scuola Holden, Koinè, Florgarden e Studio Massaiu; sabato 9 novembre, sarà all’ExMà di Cagliari (ore 19:30) grazie alla sinergia col FestivalScienza, dove verrà presentato da Andrea Serra con introduzione astrofisica a cura di Silvia Casu; domenica 10 novembre, in concomitanza con la festa dello zafferano di Turri dialogherà ancora con Andrea Serra nella Biblioteca comunale Ortensia De Montis, alle ore 15.
Invece, sabato 9 novembre Raffaele Riba sarà al Liceo Marconi di Sassari per una lezione su “L’isola di Arturo” di Elsa Morante, un’iniziativa in collaborazione con la Scuola di scrittura Holden aperta anche al pubblico.
Il romanzo: “La custodia dei cieli profondi”
Gabriele è un uomo che parla dal limite dei giorni, dei suoi e forse di tutta la sua civiltà. In cielo è comparsa una seconda stella, l’equilibrio circadiano è sconvolto, gli uccelli cadono, i fiori anneriscono e, davanti alle cancellate chiuse di Cascina Odessa, cominciano a presentarsi strani personaggi provenienti dal vicino paese di Lurano o forse da un luogo che coincide con la fine del mondo. Cascina Odessa, il posto in cui ora Gabriele è barricato, è il perimetro affettivo di tutta la sua vita: una disperata lotta contro la dispersione e l’entropia.
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L’autore: Raffaele Riba
Raffaele Riba è nato a Cuneo nel 1983. È tra i curatori di “scrittorincittà” e insegna presso la Scuola Holden. Ha esordito nel 2014 con Un giorno per disfare (66thand2nd) e nel 2015, per Loescher, è uscito Abbi pure paura.
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