Del resto, non è un mistero che, nell’Antico Egitto, la cura e la bellezza del corpo fossero prerogative sia per le donne che per gli uomini, per mantenere un fisico il più possibile giovane e forte nel tempo, e soprattutto sano e piacevole alla vista.
Cleopatra è diventata un’icona già dal Rinascimento, oltre che per la sua intelligenza, per la sua simpatia e, soprattutto, la sua bellezza. Ma quali erano i famosi rituali a cui si sottoponeva la Regina egiziana?
- Farina d’avena: delicatamente esfoliante ma dalle proprietà idratanti e nutrienti, la Regina la utilizzava per purificare la pelle, facendo un composto di farina d’avena e latte tiepido che lasciava in posa sul viso per circa 3 minuti.
- Latte d’asina: regala alla pelle una morbidezza che nessuna crema idratante è in grado di dare; Cleopatra lo utilizzava per i suoi ben 4 bagni quotidiani immergendocisi completamente. Per ottenere lo stesso effetto, oggi a casa si può mescolare un litro di latte all’acqua calda per il bagno nella vasca.
- Burro di cocco: ottimo nutriente e disciplinante per capelli, Cleopatra era solita spargerlo sulla chioma, così come gli oli di mirra e di sandalo per averli sempre profumati e per rinforzare i bulbi.
- Olio di mandorle: altamente elasticizzante, la Regina egiziana lo usava per combattere rughe e segni del tempo sia sul viso che sul corpo.
- Gel di aloe: già conosciuto allora, Cleopatra lo utilizzava per contrastare le piccole ferite.
Come si truccava Cleopatra?
La storia del make up è decisamente antica e se ne trova traccia in tutte le antiche civiltà.
Nell’Egitto dei Faraoni, non solo le donne ma anche gli uomini ne usufruivano, come si evince dai reperti, soprattutto per esaltare il taglio degli occhi.
Ovviamente, allora non venivano utilizzati prodotti chimici, ma tutti composti naturali: la malachite (un ossido del rame) per realizzare il contorno dell’occhio nero, che poi è stato sostituito dal Khol, un tipo di minerale del piombo, anch’esso nero; miele e grassi di origine animale che venivano uniti alla malachite per realizzare altre tonalità, come il verde da sfumare sulla palpebra.
Venivano inoltre utilizzati l’hennè, oltre che per la pelle, come colore da utilizzare sulle guance; lo zafferano per tingere le unghie; le mandorle bruciate per enfatizzare le sopracciglia.
Cleopatra era solita utilizzare l’ocra rossa mescolata all’olio di mandorle per tingere le labbra.
Oggi, le donne amano truccarsi e apparire sempre giovani nonostante il passare del tempo, mantenendo vivo (più o meno inconsciamente) il ricordo di una delle più belle regine di tutti i tempi.
Alessandra Leo