L’invito è quello di far sentire la propria voce attraverso lo strumento democratico del voto e di premiare candidati sensibili ai temi del lavoro, del supporto al Terzo settore e di un’economia circolare.
Una maggiore attenzione a tutte le realtà territoriali legate Terzo settore e alla società civile, ma anche un impegno concreto a favore del lavoro e dell’incentivazione di pratiche come il coworking e lo smart working, con un sostegno forte al welfare aziendale e alla tutela del lavoratore. È questo l’impegno che le Acli chiedono a tutti i candidati al parlamento europeo in corsa per le elezioni di domenica.Ai cittadini, invece, le Acli di Cagliari chiedono di far sentire la propria voce attraverso un voto responsabile e consapevole, perché, come sottolineano dal presidente della CEI, il Cardinale Gualtiero Bassetti, i cittadini non sono semplici utenti o amministrati, bensì soggetti responsabili e solidali che in piena autonomia collaborano con l’amministrazione nel perseguimento dell’interesse generale o, detto in altro modo, nella cura del bene comune.
«L’auspicio è che la scelta dei cittadini ricada su candidati in grado di supportare in Europa lo sforzo quotidiano delle associazioni e di tutte le realtà legate al Terzo settore – spiega il presidente delle Acli provinciali di Cagliari Mauro Carta –. Un impegno che portiamo avanti quotidianamente, fornendo, tra le altre cose, opportunità di scambio e crescita culturale ai giovani, attraverso programmi europei come l’Erasmus Plus, o lavorando alla creazione di reti tra le isole europee (Cipro, Sicilia, Madeira, Canarie, Azzorre), oppure, ancora, promuovendo manifestazioni in favore dello sviluppo di processi di crescita democratica e dellapartecipazione attiva dei cittadini».
Le elezioni di domenica 26 maggio, dunque, rappresentano un appuntamento da non mancare. Non solo per dare una spinta in favore di un’Europa forte nell’unità, ma anche per rafforzare, attraverso l’impegno di eletti sensibili verso questi temi, una economia circolare e del riciclo che faccia da base per ripensare lo sviluppo delle nostre città e, in generale, dell’intera società.