Mercoledì 21 Novembre alle ore 20:30 la 16° Edizione della Rassegna “La Sardegna dei Teatri 2018/2019” della Compagnia Bocheteatro e da Ce.D.A.C. Sardegna
“La Sardegna dei Teatri 2018/2019” curata dalla Compagnia Bocheteatro e da Ce.D.A.C. Sardegna – Centro di Diffusione Attività Culturali si svolgerà presso lo Spazio/Teatro Bocheteatro sito in Via Trieste n. 48 a Nuoro
Il secondo spettacolo in programma domani, mercoledì 21 Novembre 2018 alle ore 20:30, sarà
“Una giornata particolare” della Compagnia Teatro d’Inverno – SardaMovie adattamento e regia di Giuseppe Ligios / con Giuseppe Ligios – Elisabetta Detori
Ispirato alla sceneggiatura di Scola e Maccari, il testo è una Commedia perfetta. Un ambiente chiuso, due protagonisti, due storie umane che si incontrano in uno spazio comune in cui sono “obbligati” a restare prigionieri. Fuori il mondo, la storia, di cui ci arriva l’eco dalla radio che esalta l’arrivo a Roma del Führer della Germania nazista nell’Italia fascista del 1938.
Un grande evento che fa da sfondo a due piccole storie personali, in una giornata che sarà particolare per tutti: per Gabriele, per Antonietta, per la sua famiglia che si reca alla parata, per gli Italiani che festeggiano l’incontro tra Mussolini e Hitler, senza sapere quanto fatale sarà per i destini del Paese.
I due personaggi, grazie al loro incontro, cambiano, si trasformano scoprendo una parte nuova di sé stessi, modificano il loro sguardo sulla realtà che li circonda. Antonietta, asservita ai figli e al marito, grazie a Gabriele mette in discussione le sue certezze sul regime, inizia a dubitare sulle verità propagandate dal fascismo, acquista maggiore rispetto di sé stessa, assapora un modo diverso di stare con un uomo.
Gabriele, annunciatore radiofonico licenziato dalla IAR (attuale RAI) perché omosessuale, e in procinto di essere spedito al confino, costretto tutta la vita a fingere e a nascondersi, con Antonietta finalmente si sente libero, esce allo scoperto, per la prima volta si sente accettato, apprezzato e amato per quello che è. Ignorante e sottomessa lei, colto e raffinato lui, apparentemente diversissimi, si sentono, si annusano, si riconoscono. sono due umiliati, due calpestati, sono due ultimi.
La loro è una storia, purtroppo sempre attuale, di coloro che non hanno voce, spazio, rispetto, e sui destini dei quali cammina con passo marziale la storia. Sulla scena i personaggi di Antonietta e Gabriele si muovono in un ambiente sospeso, indefinito, un non-luogo fatto da luci ed ombre in cui il tempo è scandito dal ticchettio di una sveglia – che tanto ricorda il passo di truppe in parata – ed echi lontani di musichette di regime confuse con echi di voci sempre più lontane di un marito-padrone, quello di Antonietta, dei suoi sei figli, e di una portinaia che irrompe prepotente a ricordare il credo fascista!