“Cesaraccio è un fenomeno e un grande esempio per tanti giovani”. Il direttore Vincenzo Mariozzi impressionato dal talento del dodicenne Oboista di Sassari.
«Mi sono trovato di fronte a un vero fenomeno, a un ragazzino con un talento eccezionale. Musicisti così nascono solo in Italia». Lo ha detto, in un’intervista all’emittente radiofonica Nuova Rete di Sora (Frosinone), il direttore d’orchestra e direttore artistico del festival «Città Medievali», Vincenzo Mariozzi, parlando del giovanissimo oboista di Sassari, Carlo Cesaraccio, 12 anni, che pochi giorni fa si è esibito al festival di musica classica con l’orchestra da Camera di Roma.
L’ «enfant prodige» dell’oboe ha suonato agli Altipiani di Arcinazzo (località turistica tra le province di Roma e Frosinone), dando una chiara dimostrazione delle sue straordinarie qualità ed entusiasmato il numeroso pubblico.
«Era doveroso – ha aggiunto il direttore Mariozzi rispondendo alle domande della giornalista e conduttrice Alessandra Arcese – farlo ascoltare al nostro pubblico, perché Carlo Cesaraccio è anche un grande esempio di sacrificio, di studio e di applicazione per tanti giovani».