Decisi a riformare ma con passi ragionati
Fa sul serio invece il Governo Conte sul versante dell’emigrazione, cominciando a mettere pressione all’Europa che per anni ci ha fatto solo l’inchino e, con tutto il rispetto, ci ha preso per i fondelli. Costretti da un Trattato di Dublino assolutamente sfavorevole per il nostro Paese abbiamo dovuto sopportare da soli il peso dei flussi migratori dal Nordafrica mentre l’europeista Macron e la furba Angela Merkel ci applaudivano. Il primo poi chiudeva la frontiera di Ventimiglia e l’altra faceva la scelta dei migliori migranti da prendere.
Il Governo giallo-verde. Sul serio per economia e migranti
Fa sul serio il Ministro dell’Interno Salvini con la Tunisia che, fintamente offesa dalle sue parole, dovrà cominciare a rafforzare gli accordi fatti dal bravo ex ministro Minniti e che ora sembrano sfilacciarsi. Un paese democratico e in pace come la Tunisia dovrebbe essere in grado di controllare i suoi flussi migratori verso un paese amico, senza ‘prendere cappello’ inutilmente.
Fa sul serio il Ministro dell’Economia Di Maio sui temi economici, dalla flat tax, al reddito di cittadinanza per finire con la riforma Fornero.
Ma fa sul serio con attenzione. Una flat tax progressiva nel tempo, un reddito di cittadinanza che partirebbe solo quando la base dei centri per l’impiego saranno messi a posto e una riforma Fornero con una quota cento dai 64 anni.
Il Governo giallo-verde. Nè marziani, nè pazzi
Azioni ragionevoli di un Governo con la testa sulle spalle che non vuole far saltare i conti.
Ma questo, per una certa sinistra che da una parte sta ‘mangiando i pop corn’ e dall’altra parte è preoccupata del futuro da capitano di Balotelli in nazionale e dall’evitare l’uso di parole forti come ‘ per i clandestini è finita la pacchia’, non va bene.
di Daniele Rosa
Fonte: www.affariitaliani.it