Presentato “The Missing Boys” al Yaqqu di Cagliari
Presentato “The Missing Boys” al Yaqqu di Cagliari. Si è svolta il 21 Marzo la presentazione della colonna sonora del docu-film di Davide Catinari.
Si è svolta il 21 Marzo, alle 18.00, presso gli spazi del Yaqqu di Cagliari, la presentazione della colonna sonora del docu-film di Davide Catinari, affiancato dal famoso produttore Oderso Rubini.Una serata all’insegna del punk e della new wave, che ha rimepito il locale. Davide Catinari ha dialogato con Oderso Rubini circa la genesi di questo progetto.
Il docu-film vede la rappresentazione del flusso di musica new wave e punk rock degli anni 80, che si è fatta valere nel panorama artistico italiano in un momento storico buio e difficile.
Il film, dice Catinari, non ha ancora una data d’uscita, ma il trailer che è stato mostrato lascia presagire un interessante prodotto, che può essere definito necessario per istruire il pubblico e le nuove generazioni.
Durante la presentazione si è parlato del panorama musicale attuale e di come spesso si abbia un’idea distorrta, in positivo come in negativo della musica attuale o passata.
A maggior ragione, sostengono Catinari e Orsini, questo film può segnare un punto di vista più centrale e oggettvio sulla storia dei famosi “Missing Boys”, i pionieri del punk rock italiano che non vanno scordati.
Interessante il dibattito col pubblico che ha portato alla luce il fatto che la maggior parte di questi artisti partissero da zero e non avessero il benestare del pubblico più ampio e come molti abbiano faticato per avere spazio e voce in capitolo.
Riportiamo qui di seguito alcune parole di Davide Catinari che spiegano genesi e contenuto della colonna sonora:
“The Missing Boys” è un film nato dall’esigenza di raccontare l’emergere e l’affermarsi di una scena musicale dimenticata, come gran parte del movimento giovanile che più di quarant’anni fa si diffuse nelle aree metropolitane così come in provincia, confrontandosi con le stesse criticità a qualsiasi latitudine, seppure con dinamiche diverse.
E’ una storia di bands, sconosciute o quasi, che dalla Sardegna, soprattutto da Cagliari e Sassari, interrompono il beato isolamento di un’isola solo in apparenza distante da quella rivoluzione che si accese ovunque fossero presenti un palco e una presa di corrente.
La genesi di un percorso iniziato col punk e velocemente trasformatosi in un affresco magmatico dove ricerca, sperimentazione, eversioni uditive e schegge di oscurità plasmano una scena multiforme, in equilibrio tra affinità e divergenze con tutto ciò che la circonda e , proprio per questo, unica nel suo genere.
Il periodo preso in esame nel film è compreso tra il 1979 e il 1989, una decade seminale legata a un trapasso generazionale indelebile, come un viaggio immaginario “dalle formiche alle nuvole”, un filo invisibile sospeso tra quei ragazzi e il loro grande sogno.
In questo disco è contenuta la musica che li ha resi protagonisti di una stagione vibrante e senza compromessi, come tutto quello non si riconosce in un prodotto industriale e mantiene uno spirito indipendente.
La serata si è poi conclusa con il dibattito col pubblico, che ha fatto nascere interessanti spunti di dialogo tra gli artisti sul palco e gli spettaori in sala.
Chi è Davide Catinari?
Musicista, autore, direttore artistico di “Vox Day”, struttura di produzione di eventi e rassegne tematiche, è responsabile del progetto Dorian Gray, formazione con cui ha inciso sette album e vinto il premio Lunezia nel 1999, su indicazione di Fernanda Pivano e il premio PIMI, premio Italiano per la Musica al MEI – Meeting Etichette Indipendenti – di Faenza, nel novembre 2009.
Con Dorian Gray, realizza un tour in Cina Popolare 1992 , sei date tra Suzhou, Shanghai e Pechino, oltre a centinaia di concerti tra Italia e l’estero, toccando città come Londra ,Berlino, Amburgo, Toronto, Città del Messico.
Nel 2003 insieme Giovanni Ferrario (Scisma, P.J. Harvey) e Andrea Viti (Karma, Afterhours”) dà vita al progetto DVega, con cui pubblica un maxi single per la Mescal di Valerio Soave.
E’ fra i protagonisti – insieme a Moni Ovadia, Federico Guglielmi, Stefano Senardi – del libro “Indypendenti d’Italia”,saggio sull’origine del rock indipendente in Italia, pubblicato da Zona Editrice nel 2007.
Nel 2012 battezza il progetto musicale in lingua inglese GolemInLove, destinato al mercato estero e scrive i temi principali delle colonne sonore dei flm “Berlin Junction”(2013) di Xavier Agudo e “The Birthday” (2014) di Daniela Lucato.
E’ ideatore del progetto “Sound and Vision”, format performativo di musica e immagini legato al mondo del fumetto.
Tra il 2016 e il 2018 collabora con Blaine L. Reininger, fondatore della band Tuxedomoon, attraverso la realizzazione di un tour italiano di 8 date, oltre al coinvolgimento del musicista americano nel brano “Quasar”, compreso nel vinile “Moonage Mantra” (2017).
Scrive di musica su Linus e dal 2017 è impegnato nel reading “Periferie dell’Infinito”, di cui è autore e regista. Nel maggio 2022 pubblica il suo primo romanzo con Camena Edizioni, intitolato “White Light”.
Chi è Oderso Rubini?
Nasce come produttore musicale e talent scout dell’Italian Records, l’etichetta che segna il mondo rock alternativo italiano.
La storica dicitura ‘Produced by Oderso’, era la firma che compariva sul retro copertina di numerosi dischi durante gli anni ‘80, garanzia di qualità, sorpresa e rinnovamento del linguaggio ed oggi spesso considerati dei piccoli gioielli sonori, oggetto di numerose ristampe in Italia e all’estero (Skiantos, Gaznevada, Stupid Set, Confusional Quartet,…
Alla fine degli anni ’80 costituisce con Stefano Bonagura “I Soluzionsiti” per dare vita all’etichetta Stile Libero (musica strumentale), diventando anche produttore per Virgin Dischi. Esplora molti aspetti del mondo dell’educazione, della comunicazione e dell’arte come imprenditore, videomaker, media designer, docente ed infine editore.
Fondatore e presidente dell’Associazione Beatstream per continuare a coniugare arte e tecnologia, è stato via via affascinato dal suono del sintetizzatore Moog (1973), incantato dalla collaborazione con John Cage (Alla ricerca del silenzio perduto-1978), estasiato dalla trasgressione del punk e dalla successiva evoluzione new wave (1977-1985), sedotto (o quasi) da ogni genere musicale fino all’inevitabile incontro con il Settimino di Ocarine e la ‘filuzzi’, inizio di una nuova sfida tra tradizione e innovazione…
Di seguito riportiamo la tracklist del film:
TRACKLIST LATO A – Flipside – 1980/1984
1 . The Look of Destiny – Crepesuzette – 4.19 – 1982
(Catinari/Ollano/Cocco/Meloni/Sanna)
Davide Catinari – voce
Marcello Ollano – chitarra, synth
Nico Meloni – chitarra
Eugenio Cocco – basso
Luigi Sanna – batteria
2. The Speechless Man – Physique Du Role – 4.24 – 1983
(Antonucci, Thorel, Peis, Cappai, Sorresu, Pala)
Massimo Antonucci – voce
Riccardo Thorel – chitarra
Pierluigi Peis – tastiere
Massimo Cappai – sax tenore
Sergio Sorresu – basso
Gianni Pala – batteria
3. The Doll – Polarphoto – 5.21 – 1982
(Pirisi/Musanti/Paoli)
Stefano Pirisi – synth, programmazione drum machine ,voce
Roberto Musanti – synth
Giampaolo Paoli – basso
4. Make up – Demodé 2.52 – 1980
(Podda/Dolciotti/DeMeis/Bellucci)
Roberto Podda – voce
Claudio De Meis – chitarra
Giuseppe Dolciotti – basso
Roberto Bellucci – batteria
5. All the Fancies – Weltanschauung – 3.49 – 1984
(Cossiga/Nagni)
Daniela Cossiga – voce
Stefano Cossiga – chitarra
Francesco Simula – tastiere
Salvatore Nagni – basso
Pietro Manca – batteria
6, My Only Fight – Ici On Va Faire – 2.54 – 1985
(Corda, Confalone)
Maurizio Corda – tastiere , voce
Walter Faedda – chitarra
Andrea Pau – basso
Ivano Confalone – batteria, cori
Total running 23.39
TRACK LIST LATO B – Hipside 1984/1989
1. La Porta – RosadelleCeneri – 3.55 – 1985
(Belli/Moi/Cocco/Sanna)
Roberto Belli – voce
Gigi Moi – chitarra
Eugenio Cocco – basso
Luigi Sanna – batteria
2. Darkest Before Dawn – Vapore 36 – 4.07 – 1987
(Frau)
Francesco Manca – tastiere, voce
Franco Frau – chitarra
Andrea Rubiu – chitarra
Luca Sgualdini – basso
Stefano Aresu – batteria, cori
3. Domani – Anonimia 3.25 – 1989
(Canu)
Domenico Canu – chitarra, programmazione drum machine
Felice Carta – basso, voce
Massimiliano Lai – tastiere
Tomaso Bianco – tastiere
4. Io Trasformo – Agorà – 3.23 – 1989
(Altieri,Motzo,Sanna, Sgualdini)
Corrado Altieri – voce
Giovanni Motzo – synth
Marco Sanna -chitarre
Marco Sgualdini – basso, programmazione drum machine
Gianni Pala – batteria
5. Raving Mad – Autosuggestion 2.40 – 1988
(Farris/Idili/Achenza/Cecconello)
Virginia Farris – voce , chitarra
Stefano Idili – chitarra,
Massimiliano Achenza – basso
Carlo Cecconello – batteria
6. Sogni – Quartz – 3.14 – 1987
(Mele)
Riccardo Mele – chitarra, tastiere , programmazione drum machine, voce
Gianni Inzaina – basso
Giovanni Serra – chitarra
7. Attonito – Maniumane 4.12 – 1989
(Noce)
Marco Noce – chitarra, voce
Marco Achenza – tastiere, cori
Enrico Furesi – basso, cori
Antonio Garrucciu – batteria
Total running 24,56
“The Missing Boys”, di Davide Catinari, vi aspetterà presto!
Articolo di Michael Bonannini