adolescenti.
Non c’è alternativa alla prevenzione basata sull’istruzione e la
corretta informazione sugli effetti delle droghe. A Cagliari, Nuraminis, Olbia e La Maddalena le prossime iniziative contro la disinformazione dei volontari di Mondo Libero dalla Droga.
Se dovessimo fare un sondaggio tra i bambini di età tra gli 8 e i 10
anni, ponendo la domanda: tu cosa ne pensi delle droghe? Tutti
risponderebbero che fanno male e che non ne faranno mai uso. Se la
stessa domanda la facessimo agli adolescenti tra 11/13 anni, da tanti di
loro avremmo risposte del tipo: “una canna non è poi la fine del
mondo” e “tanti miei amici ne fanno uso e si divertono”. A 14/15
anni sono pochi i ragazzi che non abbiano fatto uso almeno una volta di
marijuana in associazione all’alcol; tra i 15 e i 19 anni sono davvero
rari i casi in cui non abbiano assunto sostanze di diversi tipi,
comprese le nuove pericolosissime droghe sintetiche.
Cosa è successo nella mente in via di formazione di quel bambino che ha
fatto cambiare così radicalmente il suo punto di vista?
È successo che sono subentrate le bugie diffuse dai media all’”
avanguardia” e dagli spacciatori, secondo cui la marijuana è una cosa
naturale e, quindi, non fa male; “che c’è di male, una canna se la
fanno tutti, quindi perché non io?”; e ancora, come ha dichiarato un
ragazzino di seconda media durante una conferenza: “mio papà si fa le
sigarette con la marijuana, dice che lo rilassa”.
La pubblicità subdola e ingannevole, neanche tanto occulta, inserita ad
arte nello sceneggiato televisivo in prima serata, in cui l’attore
protagonista chiede alla compagna: “amore, passami il fumo, mi voglio
rilassare”, sta forse trasmettendo un messaggio diverso da ciò che
affermano gli spacciatori in strada?
Non occorre essere dei geni per capire dove si intende arrivare con un
bombardamento di messaggi subliminali di questo tipo e non possiamo
scordare che i ragazzi di oggi assorbono facilmente questo tipo di
messaggi.
_“L’arma più efficace nella guerra contro la droga è
l’istruzione” _scriveva negli anni ’70 il filosofo e umanitario L.
Ron Hubbard. Se non operiamo tutti e in sinergia in quella direzione,
dalle Istituzioni alla scuola, dalle varie associazioni di volontariato
alle comunità già impegnate a sconfiggere la cultura dello sballo, la
guerra è persa. E, di conseguenza, il futuro stesso della nostra
società.
I volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa
di Scientology da anni sono in prima fila e continueranno nel loro
impegno. Lo faranno anche nei giorni tra lunedì 19 e mercoledì 21
febbraio a Cagliari, Nuraminis, Olbia e La Maddalena, dove centinaia di
libretti verranno distribuiti nelle strade e nei negozi, chiedendo la
collaborazione attiva degli esercenti per divulgare il messaggio di
vivere liberi dalla droga.