Lai e Vaccari (PD) – Legge di bilancio, il Governo Meloni ha messo le mani in tasca agli agricoltori
Nel silenzio della maggioranza, per chi presidia il territorio, aumentano le tasse su Irpef e assicurazioni in cambio di concorsi per maestri della cucina italiana e di produzione di biocarburanti in Africa.
Lai e Vaccari (PD) – Legge di bilancio, il Governo Meloni ha messo le mani in tasca agli agricoltori
“Il Governo Meloni amico del mondo agricolo mette le mani in tasca agli agricoltori” è netto il giudizio di Silvio Lai, membro della commissione bilancio alla Camera commissione che in questi giorni sta affrontando il decreto Milleproroghe, e di Stefano Vaccari, capogruppo PD in commissione Agricoltura della Camera. “Abbiamo pensato che attraverso il nuovo decreto si correggesse quanto di negativo previsto dalla legge di bilancio per gli agricoltori, invece non c’è traccia nelle proposte di Governo e maggioranza. Ci saranno però i nostri emendamenti a ricordarlo.”
“La Legge di Bilancio 2024 del Governo Meloni ha messo le mani in tasca al mondo agricolo perché nel silenzio della maggioranza ha modificato lo status dell’agricoltore che da anni non viene più considerato solo un’impresa di produzione o un imprenditore come gli altri perché si è guardato con l’attenzione necessaria per chi presidia il territorio, previene le catastrofi, contribuisce alla salute ambientale e alimentare, custodisce tradizioni e bellezza.
Abolita l’esenzione Irpef per il settore agricolo
A partire da gennaio 2024 il Governo, non prorogando le norme precedenti, di fatto ha abolito l’esenzione Irpef per il settore agricolo, disponendo che le rendite catastali dei terreni tornino a essere imponibili, rivalutate del 70% per quanto riguarda il reddito agrario e dell’80% per il reddito dominicale, ed escludendo dalle agevolazioni del reddito agricolo quello proveniente da canoni delle rinnovabili che non saranno più agevolati.
Non solo, il Governo ha cancellato l’esenzione contributiva di due anni per gli imprenditori agricoli di età inferiore ai 40 anni che aveva consentito l’avvio del cambio generazionale e ha reso obbligatorio che l’agricoltore si paghi un’assicurazione contro gli eventi catastrofici.” Proseguono Silvio Lai e Stefano Vaccari.
“Nella legge di bilancio precedente la copertura per l’esenzione IRPEF era di 250 milioni di euro all’anno mentre erano 60 milioni la copertura per l’esenzione contributiva per circa 10.000 giovani agricoltori under 40, in tutto 310 milioni oltre ai nuovi costi di assicurazioni e bollette che graveranno sulle tasche degli agricoltori. In cambio di questo il Governo Meloni ha introdotto il premio per il maestro della cucina nel mondo del costo di 2000 euro per la medaglia che sarà oggi anno attribuita al vincitore e ha avviato il piano Mattei che prevede l’avvio di attività agricole in Africa per la produzione di biocarburanti per conto di ENI. Non male come scambio…”