Una residenza artistica, nel Sulcis, ispirata al ruolo della donna in Sardegna
Una residenza artistica nel Sulcis-Iglesiente per rileggere, in chiave contemporanea, le figure delle giudicesse e il loro ruolo nello sviluppo della storia della Sardegna. È il senso dell’iniziativa promossa dalla Società Umanitaria di Carbonia in collaborazione con le associazioni Terras e U-BOOT Lab, che a partire da oggi – mercoledì 8 novembre – lancia un bando di selezione rivolto a un collettivo di artiste e artisti, ricercatori e ricercatrici, per la realizzazione del progetto Giudicesse 2030.
Il progetto si inserisce nel solco dell’agenda europea 2030, che promuove una nuova consapevolezza collettiva per lo sviluppo culturale della sostenibilità, intendendo il patrimonio culturale come fonte condivisa di memoria e identità. E Giudicesse si ispira appunto alla estrema attualità delle strategie di gestione del territorio sardo sviluppato tra il IX e il XV secolo, con i giudicati e le loro “regine”, avvalendosi delle residenze artistiche come strumento utile a rileggerle e declinarle in chiave contemporanea, collocando al centro della ricerca il ruolo della donna in Sardegna.
Tra gli obiettivi del progetto un accrescimento dei processi di valorizzazione dell’area del Sulcis – Iglesiente, territorio fortemente caratterizzato da fenomeni di marginalizzazione economica e sociale, ma anche da una forte e nuova vivacità culturale e associazionistica, in dialogo con la quale da anni si pone l’attività del CSC Carbonia della Società Umanitaria.
La residenza ospiterà, dal 4 al 16 dicembre 2023, un collettivo multidisciplinare di artiste e artisti, ricercatori e ricercatrici, che affronteranno il tema di progetto esplorando nuovi approcci per la scoperta del territorio attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità che lo abitano.
Al centro della ricerca due parole chiave: accessibilità e inclusione. La finalità è infatti quella di stimolare dinamiche di innovazione culturale che rendano le comunità locali partecipi e proattive nella produzione di conoscenza e consapevolezza, innescando così processi continuativi di sviluppo socio-culturale del territorio.
Possono presentare la loro candidatura artisti e artiste raggruppati in un collettivo che operano nel campo della ricerca artistica e scientifica, con particolare riferimento a metodologie di indagine e elaborazione che si avvalgono del linguaggio sonoro e visuale. Il collettivo, che potrà essere già istituito formalmente o da istituirsi in modalità informale in occasione della call, dovrà essere costituito da un numero minimo di due persone. Il compenso previsto è di 6000,00 euro. Maggiori informazioni e una completa consultazione del bando sono disponibili sul web a questo indirizzo: https://www.umanitaria.it/carbonia.
L’opera realizzata sarà presentata alla comunità durante un evento pubblico, e dovrà essere progettata e realizzata in modo da poter essere successivamente esposta in luoghi diversi dal sito di realizzazione. Per sottoporre la propria candidatura è richiesta la compilazione di form online a questo indirizzo. Il bando resterà aperto sino a domenica 19 novembre.
Questa azione si inserisce nel più ampio progetto di attività realizzate su fondi cineportuali che, a partire dal 2017, e attraverso la Legge Regionale 28 dicembre 2018, n. 48, art. 11, comma 26, la Regione Autonoma della Sardegna ha accordato al CSC Carbonia della Società Umanitaria.