Rocce Rosse Blues. Trent’anni di musica, lunedì 23 agosto 2021
È il potere della musica, la sua capacità di superare i confini che Rocce Rosse Blues vuole celebrare nel suo programma di eventi targato 2021. I confini di spazio e tempo, superati dalla forza umana e dalla natura, attraversati dalla potenza delle note. Un tema diventato bandiera di una rassegna che ha spaziato fra popoli e generi musicali provenienti da ogni angolo della terra.Lunedì 23 agosto sul palcoscenico di piazza Barigau (ore 21.00), la voce della più giovane musicista ospite nei trent’anni della rassegna, echeggerà sui Tacchi di calcare di Ulassai: la pianista Frida Bollani Magoni, per la prima volta a Rocce Rosse Blues accompagnerà il pubblico in un viaggio indimenticabile fatto di sonorità, incanto e della sua voce così potente nella delicatezza, così dolce nella sua interpretazione artistica. Frida, talento raro, a soli 16 anni presenterà standard jazz, alcuni brani di sua composizione e alcuni di musica pop.
Per il pubblico di piazza Barigau una serata doppia di concerti che avrà inizio con Guano Padano, la band di Danilo Gallo (basso), Alessandro “Asso” Stefana (chitarra) e Zeno De Rossi (batteria) salirà sul palco con il suo consueto immaginario ricco di sfumature: le atmosfere morriconiane dei film di Sergio Leone e quelle delle decine di pellicole minori che hanno segnato un’irripetibile stagione cinematografica italiana. E poi il rock del deserto, il country, il folk, il jazz trasversale, il blues e persino influenze surf.
Bio Frida Bollani Magoni
Frida Bollani Magoni, figlia d’arte, nasce in Versilia il 18 settembre 2004. Da sempre immersa nel mondo dei suoni e della musica comincia a studiare regolarmente pianoforte classico all’età di 7 anni sotto la guida del maestro Paolo Razzuoli, che le insegna la notazione musicale in Braille. Ha collaborato più volte con l’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi (Jazz Big Band) sia come cantante che come pianista esibendosi all’Auditorium Parco della Musica di Roma. In qualità di ospite si è esibita al Premio Bianca D’Aponte (concorso per cantautrici) nel teatro di Aversa nel 2017 e alla cerimonia di apertura degli Special Olympics 2018 presso l’ippodromo di Montecatini suonando e cantando davanti a 10.000 persone.
Si è spesso esibita come ospite a sorpresa nei concerti dei genitori (Petra Magoni e Stefano Bollani) sia in Italia che all’estero. Ha anche esperienza nel mondo del musical avendo partecipato come cantante a: “The Adventures of Peter Pan” e “Jesus Christ meets the Orchestra”. Attualmente frequenta il Liceo Musicale Carducci di Pisa dove studia pianoforte. L’esordio live di Frida si è tenuto lo scorso 23/07/2020 al Giardino Scotto di Pisa. Il 23 aprile 2021 è stata ospite speciale della fortunata trasmissione televisiva Rai Via dei Matti numero 0, condotta dal padre, Stefano Bollani, e da Valentina Cenni. Frida, talento raro, è reduce dall’emozionante esibizione al Quirinale di fronte al Presidente della Repubblica in occasione delle celebrazioni del 2 giugno. Oltre alla toccante interpretazione dell’Inno nazionale, la giovanissima musicista ha eseguito in musica e voce una versione commovente del capolavoro di Lucio Dalla “Caruso” e omaggiato Franco Battiato, recentemente scomparso, con una bellissima interpretazione del brano “La Cura”. Il 12 giugno da Orbetello, già sold-out, partirà la sua prima tournée che attraverserà quasi tutta la penisola.
Bio Guano Padano
Alessandro “Asso” Stefana: chitarra elettrica, banjo, steel guitar Danilo Gallo: basso, organo Zeno De Rossi: batteria, fischio, campionamenti «Se mai è esistita una colonna sonora alla ricerca del proprio corrispondente nel mondo della pellicola, questo album dei Guano Padano si troverebbe sicuramente in buona compagnia insieme a opere di Fellini, Leone, Jarmusch e Sofia Coppola». Non servirebbe molto più delle parole di Joey Burns dei Calexico, riferite al primo album della band, per descrivere al meglio il mondo attorno al quale ruota la band di Danilo Gallo (basso), Alessandro “Asso” Stefana (chitarra) e Zeno De Rossi (batteria), questi ultimi in forza anche alla band di Vinicio Capossela.
L’immaginario è ricchissimo di sfumature, proprio come il tramonto di uno di quei film western che i tre tanto amano e che da subito ha fornito lo spunto principale attorno a cui legarsi: ci sono le atmosfere morriconiane dei film di Sergio Leone, ma pure delle decine di pellicole minori che hanno segnato un’irripetibile stagione cinematografica italiana. E poi il rock del deserto, il country, il folk, il jazz trasversale, il blues ovviamente e persino influenze surf. Il primo omonimo album, uscito prima per l’americana Important Records (ottobre 2009) e in seguito in Italia per Tremoloa (aprile 2010), è uno splendido esempio della classe dei Guano Padano, accompagnati per l’occasione da una serie di ospiti da capogiro: Alessandro Alessandroni (il fischiatore delle indimenticabili colonne sonore morriconiane), Gary Lucas (chitarrista di Jeff Buckley e Captain Beefheart), Chris Speed (al clarinetto, collaboratore di John Zorn etc.) e Bobby Solo, chiamato ad interpretare un vecchio brano di Hank Williams, Ramblin’ Man, con tocco da maestro.
Rocce Rosse Blues
Dopo una lunga serie di riconoscimenti da parte della stampa anche internazionale e un prezioso 45 giri – Tremoloa in collaborazione con Bronson – in cui i Nostri hanno riletto due classici del western come “Ehi, amico… c’è Sabata, hai chiuso!” e “I giorni dell’ira”, i Guano Padano stanno per fare il loro vero e proprio comeback discografico con “2”, semplicissimo titolo dietro cui si cela un altro grande lavoro. Tra Americana, echi di Medio e di Estremo Oriente, di treni merci notturni che attraversano Nashville e profumi di cucina cajun e abruzzese, “2” è un disco incredibilmente ricco, quasi un album fotografico da sfogliare con passione in attesa di nuove e mai scontate epifanie.
Attorno al trio, si sono raccolti di nuovo nomi di primissimo livello come quelli, tra gli altri, di Marc Ribot (John Zorn, Tom Waits etc.), ancora Chris Speed, il poliedrico Mike Patton (che ha incluso proprio Stefana nel suo progetto Mondo Cane), Paolo Botti (alla viola), Vincenzo Vasi (al theremin) e Paul Niehaus dei Lambchop. Insomma, la diligenza dei Guano Padano e’ in arrivo, trasportando, ancora una volta, merce rara e preziosa…
Tra le note della loro musica, un messaggio di forte collaborazione possibile grazie al patrocinio dei
Comuni di Ulassai, Osini e Gairo, della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Cultura e del Turismo, della Fondazione di Sardegna e in collaborazione con Arst.
Orario spettacolo ore 21.00 Grazie a un allestimento realizzato ad hoc che prevede anche un’area ristorante all’interno della piazza Barigau, nel rispetto delle regole del distanziamento sociale che determinano la capienza degli spazi, lo staff della biglietteria accoglierà il pubblico all’ingresso dalle 19.00, orario di apertura dei cancelli. È richiesto il Green Pass.
Prevendite: Box Office Cagliari – v.le Regina Margherita n° 43, tel. 070/657428.