ZONA ROSSA: LA REGIONE SI ATTIVI PER CONSENTIRE LA RIAPERTURA DEI SERVIZI DI TOELETTATURA DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA
LA RICHIESTA IN UNA MOZIONE DI M. CIUSA (M5S).
“Stando alle prescrizioni contenute nel DPCM del 2 marzo scorso, per quanto riguarda le attività inerenti i servizi alla persona, in zona rossa non sono chiusi soltanto i parrucchieri e i centri estetici ma anchei servizi di toelettatura per animali domestici, che essendo classificati in base al codice Ateco fra i servizi ” alla persona” sono ancora chiusi.
Numerose regioni italiane – spiega il capogruppo del m5s Michele Ciusa – hanno già provveduto a sbloccare questa situazione con apposite ordinanze che consentono alle attività che si occupano della cura e della pulizia degli animali da compagnia di riaprire.
Una ripartenza che ovviamente prevede l’adozione di apposite misure di sicurezza anti-covid, quali la presentazione di apposito modulo compilato dal proprietario in cui si attesta che l’animale non convive con persone poste in quarantena o in isolamento perché affette da SARS – COV2″.
“Considerato che il servizio di toelettatura degli animali da compagnia è un servizio erogabile nel rispetto della massima distanza tra operatori e proprietari degli animali, credo sia opportuno che anche la Regione Sardegna adotti al più presto misure analoghe a quelle adottate nella Penisola”.
Così il capogruppo del m5s Michele Ciusa ha presentato una mozione che impegna il Presidente Solinas e la Giunta a disporre un’apposita ordinanza che consenta alle attività che offrono servizi di toelettatura degli animali di riaprire nel rispetto del protocollo Covid-19 adottato dalla Federazione Regionale Toelettatori Sardi.
“Stando ai protocolli già in vigore – prosegue il consigliere – il servizio può essere consentito solo ed esclusivamente su appuntamento, il cliente non potrà sostare nei locali della toelettatura o nella sala d’aspetto, e dovrà consegnare il cane all’ingresso privo di collare o altri accessori utili al suo trasporto.
Purtroppo sono tante le attività che in questo momento stanno subendo gli effetti della crisi economica legata alla pandemia, ma dal momento che esistono delle misure finalizzate alla ripartenza di alcune di esse, è nostro dovere fare il possibile affinché chi può continui a lavorare”.