Il 10 dicembre 1948 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, all’unanimità approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
All’indomani della fine della seconda guerra mondiale, il conflitto più crudele e cruento della storia dell’umanità, sotto la guida illuminata di Eleanor Roosevelt, i legislatori che componevano il Consiglio hanno deciso che ciò che mancava all’umanità era una legge che sancisse i Diritti inalienabili che ciascun uomo ha.
Il Preambolo della Dichiarazione specifica, infatti, che «il disconoscimento ed il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità», dunque l’Assemblea Generale considera fondamentale che «i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione».
La Dichiarazione universale si basa sul concetto di interdipendenza dei diritti umani e dunque affianca ai diritti civili e politici quelli economici, sociali e culturali, riconoscendo il diritto alla proprietà privata, alla sicurezza sociale, all’istruzione, alla salute, al lavoro ed alla libera scelta dell’impiego, che garantisca una remunerazione equa e un tenore di vita dignitoso.
Elevando a legge il diritto di movimento e di asilo per chi è costretto a scappare dal suo paese di origine per motivi economici o di persecuzione politica, la Dichiarazione mette sullo stesso piano tutti gli uomini di qualsiasi razza, colore, cultura o credo religioso, da qualsiasi parte essi provengano.
Sono trascorsi ben 72 anni da quella data storica e ancora assistiamo a lotte razziali e di religione; intere popolazioni sono costrette a fuggire per la povertà o dittature; ben 36 guerre sono oggi in corso in tutti i continenti; a migliaia muoiono nel nostro mare mediterraneo alla ricerca disperata di una migliore condizione di vita; mentre sono oltre 28 milioni gli uomini, donne e bambini costretti in condizioni di schiavitù.
Quella Dichiarazione Universale, in grado di risolvere qualsiasi conflitto tra persone o nazioni, oggi non è altro che uno sterile elenco di leggi scritte sulla carta ma non nei cuori e nella mente degli uomini.
“I Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico” scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. I volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology, ispirandosi alle sue parole, intendono intensificare le iniziative di promozione e divulgazione dei materiali contenenti i trenta articoli della Dichiarazione Universale e nella giornata di lunedì 30 novembre hanno informato i cittadini di Nuoro, mentre nella mattinata di martedì 1 dicembre centinaia di libretti sono stati distribuiti ai cittadini di Olbia e i ragazzi delle scuole medie “A. Gramsci” di Monastir hanno ricevuto il libretto “Che cosa sono i Diritti Umani?” prima dell’ingresso alle lezioni.