Si tratta – come riporta l’agenzia di stampa AGIMEG – di un nuovo “black hole” per il settore delle scommesse sportive, il secondo in 20 anni di vita. Il primo stop si era avuto il 6 e 7 aprile scorso, con addirittura due giorni di seguito senza partite di calcio.
Si era trattato di un evento “storico”, visto che non era mai accaduto prima. Anche Pasqua, Natale, Capodanno e Ferragosto non erano infatti mai sfuggiti alla legge del calcio: da qualche parte si giocava e di conseguenza si potevano aprire le scommesse.
Fino ad aprile questa “legge” era stata rispettata anche nell’emergenza Coronavirus. I tre giorni senza calcio costeranno al settore quasi 100 milioni di euro di mancati incassi. Aperte invece le scommesse su altri sport e precisamente tennis, basket, pallavolo, baseball, tennis tavolo (il ping pong), golf, freccette e quelle sugli eSport.