ROMA – Sarebbero oltre 70 i morti per un bombardamento che, ieri sera, ha colpito l’Accademia militare di Tripoli. Ma è giallo sulla dinamica dell’attacco: secondo quanto diffuso dalla stampa locale, infatti, il bombardamento è stato inizialmente rivendicato da Khaled Al-Mahjoob, portavoce del generale Khalifa Haftar. In mattinata, però, la smentita dello stesso Al-Mahjoob che ha bollato come “fake news” le notizie comparse sui media e un tentativo di dividere la “nazione libica”.
Poche ore prima dell’attacco, era stato lo stesso generale Khalifa Haftar a fare appello all’unità dei libici, invocando la Jihad contro l’intervento turco in sostegno del governo di Tripoli di Al-Serraj. Erdogan, ha detto Haftar, “è un avventuriero dissennato che manda” le sue truppe “alla morte” e attizza il fuoco della discordia tra i musulmani e i popoli della regione “per soddisfare i suoi capricci”.
Nei giorni scorsi, infatti, il parlamento di Ankara aveva approvato la richiesta di Erdogan di inviare 1.600 soldati per contrastare l’offensiva del generale Haftar su Tripoli.