“- Instabilità dell’AIAS, mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori con inaccettabili ripercussioni sugli assistiti;
– assenza di un presidio per i controlli nell’Ospedale San Francesco di Nuoro e disagi per i 140 trapiantati di fegato del nord Sardegna;
– carenza di specialisti per il Pronto Soccorso e per i reparti di medicina degli ospedali di Lanusei, Sorgono e Ghilarza;
– carenza di specialisti per il reparto di emodinamica dell’Ospedale San Martino di Oristano, indispensabile servizio salvavita;
– assenza di Pronto Soccorso pediatrico nell’Ospedale di Bosa e di pediatri;
– stipendi a singhiozzo per i lavoratori delle mense ospedaliere ATS di Sassari e provincia”.
Queste, solo alcune delle numerose problematiche e criticità che la Commissione regionale sanità ha potuto constatare durante i sopralluoghi effettuati nell’isola per verificare la situazione della sanità pubblica regionale.
Eppure, nonostante la grande responsabilità e l’impegno della Commissione, il sistema sanitario regionale agonizzante, si avvia, inesorabilmente alla soccombenza.
Ecco che giunge un nuovo grido di allarme e di forte preoccupazione della consigliera regionale M5S Carla Cuccu, segretaria della Commissione sanità, che certifica come è stata disintegrata la sanità pubblica regionale.
“A tutt’oggi le scelte di questa Giunta regionale, mettendo pezze per tamponare le emergenze, non hanno risolto o programmato la risoluzione dei problemi profondi della sanità sarda.
Non è dato capire, in sette mesi di governo, se il paziente verrà messo al centro della programmazione regionale e se effettivamente e concretamente si voglia ricostruire la sanità pubblica.
Tempo scaduto, conclude la consigliera Cuccu. I sardi attendono di essere tutelati nel loro diritto alla salute costituzionalmente garantito.
Le promesse devono essere mantenute, gli impegni rispettati … soprattutto quando si parla di salute!”