Da oltre 4 mesi, un giorno alla settimana, i ragazzi ospiti delle strutture, stanno facendo un percorso di recupero, analizzando e dibattendo uno per uno i 21 precetti presenti nel libretto omonimo scritto dal filosofo L. Ron Hubbard.
Per quanto sembrerebbe scontato che regole come “Abbi cura di te stesso”, “Sii moderato”, “Dai il buon esempio”, “Cerca di vivere nella verità”, “Non rubare”, “Rispetta la fede religiosa degli altri”, o la regola aurea “Cerca di trattare gli altri come vorresti che gli altri trattassero te”, facciano parte dei valori insiti nell’animo di tutti gli esseri umani perché, come scrive l’autore: “l’uomo è fondamentalmente buono”, sono argomenti che richiedono confronto e autocritica per chiunque e, ancora di più per chi, ad un certo punto della vita, ha perso l’onore e il rispetto di sé e degli altri.
Ogni precetto è argomento di acceso dibattito porta i ragazzi ad osservare come sia stata proprio la non osservanza di queste elementari regole a portarli nella condizione in cui si trovano oggi; da qui la realizzazione che, se si vuole vivere una vita felice, cosa alla quale tutti aspiriamo, è necessario camminare all’interno di queste regole e, quando si va fuori strada, avere la forza di riuscire a rimettersi in carreggiata.
“Osservare il cambiamento di questi ragazzi – osserva uno dei volontari della Fondazione – è la soddisfazione più grande per noi e ci da energia per continuare ad impegnarci per dare loro una speranza che da quel tunnel si può uscire”.