Filiera ovi-caprina. L’ iniziativa di Energie per l’Italia, Tore Piana: la Regione favorisca la costituzione di un consorzio fra industriali e cooperative per gestire la commercializzazione delle produzioni di formaggio eccedentario non marchiato.
Porteremo al tavolo della coalizione lunedi 7 gennaio 2018, porteremo al tavolo della coalizione di centrodestra il problema del prezzo del latte di pecora. Oilos, tavoli di filiera dell’assessore: consorzio dop, a oggi nessuna decisione assunta sul problema.Cagliari, fresco dell’accordo con il Centro Studi Agricoli, il partito politico Energie Per L’Italia Sardegna, continua la sua azione nell’affrontare il problema del prezzo del latte di pecora, che in Sardegna è bene ricordarlo, rappresenta oltre a un fatto di produzione economica, cultura, Ambiente ,usi e tradizioni sarde.
Se manca la pastorizia, continua Tore Piana, nelle campagne della Sardegna si assisterà ad un immediato spopolamento e degrado ambientale, con le campagne abbandonate. Bisogna capire che sul tema ambiente, cui la Sardegna ha investito tantissimo, se manca l’allevatore, verrà compromesso irreversibilmente, lasciando spazio a cinghiali, rovi e incendi.
Ci sono validi motivi, quindi, per considerare l’allevamento ovi-caprino, una risorsa fondamentale in Sardegna. E’ un motivo assai valido perché la Regione se ne faccia carico insieme a tutta la collettività, per favorire la presenza e la permanenza dell’allevamento di pecore in Sardegna, continua Tore Piana.
Ignorare che il prezzo del latte, oggi a 0,60 centesimi al litro, non causi malessere, rappresenta il fallimento del 90% delle aziende pastorali. E’ un fatto che tutti dobbiamo tenere presente. Cosa Fare? Le soluzioni magiche, oggi non le ha nessuno, ma occorre invertire la marcia, soprattutto a partire dalla Regione e dalle politiche da essa promosse, ribadisce Tore Piana.
Oggi in Sardegna è necessario avviare urgentemente un “PIANO STRAORDINARIO DEL LATTE DI PECORA” coinvolgendo tutti gli attori, primi fra tutti i produttori, lasciati allo sbando e consultati per ultimo.
Vi è la necessità, cosi come si fene negli anni sessanta, di un piano di Rinascita straordinario. Ecco che in questa ottica , a nome di Energie Per L’italia, proponiamo:
– Istituzione di un tavolo tecnico regionale per l’individuazione di un metodo di indicizzazione dei prezzi del latte di pecora;
– Piano straordinario di studio e ricerca per consumo diretto di latte fresco di pecora;
– Approvazione di una Legge Regionale di rafforzamento all’organismo interprofessionale sul modello di altre regioni Italiane e della Francia.
– Richiesta proroga sino al 30 Giugno 2019 del piano dell’offerto del pecorino romano Dop, in scadenza il 9 marzo 2019;
– Proposta nuova misura a favore della filiera Ovi – Caprina nel prossimo PSR Sardegna 2021/2027, che favorisca una stabilizzazione del prezzo di pecora.
– Promozione alla produzione e commercializzazione della qualità sulle produzioni delle tre DOP di pecorino (Fiore Sardo, Pecorino Sardo, Pecorino Romano), atte al consumo diretto;
– creazione di una società consortile fra sistema cooperative e sistema industriale, per la commercializzazione di formaggi pecorini non a marchio, da destinare esclusivamente alla vendita dei grattugiatori a unn prezzo stabile di almeno 5 anni.
In questo modo si trasformerebbero le eccedenze del latte di pecora ( quantificato in circa 35 milioni di litri annui) lasciando la quota di produzione del Pecorino Romano stabile a 280 mila ql, quantità questa che il mercato richiede.
Con queste azioni, sicuramente si renderebbe stabile il sistema ed in particolare il prezzo del latte per almeno 5 anni, I pastori, hanno bisogno di prezzi che coprano i costi, il che significa che non dovranno vendere il latte al di sotto dei costi di produzione, come avviene attualmente, conclude Tore Piana.