È iniziata ieri mattina la seconda fase del progetto Carte da legare, l’iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali nata per tutelare il patrimonio documentale conservato negli ex istituti psichiatrici italiani.
L’analisi, coordinata dalla Soprintendenza archivistica della Sardegna in collaborazione con Ats Sardegna – Assl Sassari, mira a schedare, nei prossimi quatto mesi, i contenuti di seicento cartelle cliniche conservate nell’archivio storico di Rizzeddu.
Una volta completato il lavoro di rilevamento, tutti i dati saranno messi a disposizione dei ricercatori e dei medici per consentire loto ulteriori approfondimenti sul fenomeno manicomiale e sulle principali patologie psichiatriche ad esso connesse.
«La prima cartella clinica conservata nell’archivio storico della palazzina H del presidio di Rizzeddu risale ai primi anni del secolo scorso e più precisamente al 1908 – afferma il medico psichiatra, Antonello Pittalis. Questi documenti ci consentono di comprendere non solo i cambiamenti nell’assistenza sanitaria rivolta al paziente ma anche l’evoluzione giuridica e legislativa che ha contribuito a generare i contenuti della legge Basaglia promulgata nel 1978. Grazie ai risultati ottenuti dal progetto Carte da legare, i ricercatori potranno approfondire queste tematiche con un confronto simultaneo dei dati raccolti su tutto il territorio nazionale».
L’ospedale psichiatrico di Rizzeddu è stato il primo istituto sardo ad essere inserito all’interno del progetto di schedatura che, al momento, vede coinvolti più di sessanta istituti su tutto il territorio nazionale.
La prima tappa sassarese del progetto Carte da legare si è svolta nel 2008 e ha consentito alla Soprintendenza archivistica di censire il patrimonio documentale e materiale dell’ex ospedale psichiatrico di Rizzeddu con particolare attenzione ai “sacchetti”, i contenitori di tela che al momento del ricovero contenevano oggetti ed effetti personali dei pazienti.
«Contestualmente alla nascita del progetto Carte da legare sono stati promossi e finanziati numerosi interventi sia per il recupero degli archivi amministrativi sia per la schedatura analitica delle cartelle cliniche – aggiunge la funzionaria archivista della Soprintendenza, Consuelo Costa.
Queste iniziative sono state realizzate grazie all’impegno delle Soprintendenze archivistiche che continuano ad aggiornare i dati necessari per l’elaborazione del censimento generale degli archivi degli ex istituti psichiatrici italiani. Tra quattro mesi, al termine della schedatura delle prime seicento cartelle cliniche – conclude Consuelo Costa – anche i dati conservati nell’archivio storico di Rizzeddu confluiranno nel database nazionale, fruibile nel rispetto della normativa sulla consultabilità dei documenti e sulla tutela dei dati personali».