Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau:”Il nostro essere isola condiziona lo sviluppo del trasporto su rotaia per merci e persone”
«Siamo qui alla stazione ferroviaria di Sassari come gesto simbolico per rappresentare quelle che sono le difficoltà e i disagi che i sardi affrontano quotidianamente e che rappresentano la nostra arretratezza nei trasporti, dovuta proprio alla condizione di insularità».
Gianfranco Ganau questa mattina è intervenuto alla conferenza stampa convocata dal presidente del Comitato Insularità in Costituzione, Roberto Frongia alla stazione ferroviaria di Sassari per presentare il dossier sulle infrastrutture della Sardegna e la situazione delle ferrovie sarde che evidenzia il gravissimo gap esistente tra l’isola e le altre regioni d’Italia.
«La nostra condizione – ha aggiunto il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda – comporta l’esclusione dalle reti dell’ alta velocità, siamo fuori dalle reti autostradali e siamo fuori dalle reti energetiche nazionali ed internazionali. Questo implica per i sardi un aumento notevole dei costi, stimati in un miliardo e mezzo di euro all’anno per trasporti ed energia».
Il presidente Ganau ha ricordato che la Sardegna, prendendo cento come indice infrastrutturale per le ferrovie in Italia, si attesta appena al 15 per cento. «Questo evidenza – ha aggiunto – una difficoltà grossissima a sviluppare un trasporto su rotaia per le merci e le persone. Per questo la battaglia per l’insularità e il riconoscimento pieno della nostra condizione in Costituzione è l’unico modo per avere attenzione da parte del Governo e fare in modo che la Sardegna possa finalmente colmare questo gap che ha nei confronti dell’Italia e dell’Europa.
Questa è una battaglia che sta coinvolgendo sempre di più i sardi – ha concluso – che porterà al riconoscimento di un diritto già riconosciuto per chi abita nella Penisola».
All’incontro con i giornalisti è intervenuto anche il vice presidente del Consiglio regionale, Antonello Peru che ha ribadito la necessità di portare avanti la battaglia sull’insularità.
«Oggi siamo qui per rivendicare un diritto sacrosanto – ha detto – noi non chiediamo dei vantaggi ma pari dignità e uniformità con il resto d’Italia. Un sardo oggi non può muoversi come vuole e il limite alla mobilità è una limite alla libertà di ciascun un individuo».
Alla conferenza stampa sono intervenuti per il Comitato, il presidente Roberto Frongia, Pietrino Fois, Matteo Rocca, Luca Montresori, Luigi Satta, Cecilia Cherchi e il giurista Vanni Lobrano, animatore del comitato scientifico.