Forza Italia, non tutti i parlamentari azzurri sono fedelissimi di Berlusconi. Ecco chi potrebbe lasciare
Ovviamente tutti guardano a Giovanni Toti, da sempre il più leghista dei forzisti che governa la Liguria con il Carroccio che in Regione vale quasi tre volte Fi. Nonostante le dichiarazioni dell’ex direttore di Studio Aperto, spesso filo-Lega e critiche anche verso Arcore, alla fine – spiegano fonti qualificate – difficilmente Toti farà il vero strappo e in qualche modo troverà un’intesa con l’ex Cav, altrimenti – ad esempio – avrebbe promosso liste autonome per le Comunali e le Regionali in Liguria come trampolino per la rottura.
A livello parlamentare, invece, qualcosa potrebbe muoversi. A Montecitorio, su 125 deputati azzurri in sette potrebbero davvero lasciare Berlusconi per Salvini. Tra i più autonomi rispetto al capo azzurro e quindi in teoria più propensi all’addio ci sono Galeazzo Bignamo (proviene da An ed è stato eletto a Bologna), l’ex leghista Roberto Caon, l’ex An Piergiorgio Cortelazzo, il leader del Partito dei Pensionati Carlo Fatuzzo, la deputata di origini americane Fucsia Nissoli Fitzgerald, Antonino Germanà e Roberto Rosso. Ci sarebbero poi altri 21 parlamentari della Camera che non sono super-fedelissimi di Berlusconi e che, magari non subito, potrebbero anche ipotizzare il clamoroso addio a Berlusconi. E sono: Roberto Bagnasco, Dario Bond, Pasquale Cannatelli, Luigi Casciello, Mirella Cristina, Mauro D’Attis, Guido Della Frera, Benedetta Fiorini, Carlo Giacometto, Vincenza Labriola, Graziano Musella, Roberto Novelli, Roberto Pella, Antonio Petangelo, Matteo Perego di Cremnago, Pietro Pittalis, Elisabetta Ripani, Matilde Siracusano, Maria Spena e Simona Vietina.
A Palazzo Madama, invece, sembra più folto il gruppo di berlusconiani doc. Sono soltanto due su 61 (compresi gli eletti nell’uninominale con Noiconl’Italia-Udc) infatti i senatori che potrebbero da subito passare con Salvini e sono, stando ai rumor, il veneto Andrea Causin e l’ex consigliere regionale dell’Emilia Romagna di An Enrico Aimi. Sono invece otto i senatori che non sono fedelissimi al 100% dell’ex Cav e che quindi, successivamente, potrebbero anche ipotizzare il passaggio con Salvini. E sono: Alberto Barachini, Vincenzo Carbone, Dario Damiani, Emilio Floris, Alessandra Maria Gallone, Giuseppe Moles, Marco Perosino e Giancarlo Serafini.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SMENTITA DI GLORIA SACCANI JOTTI
In base a quanto previsto dall’art. 8, legge n.47/1948 chiedo, in merito ai contenuti dell’articolo pubblicato dal vostro periodico affaritaliani.it di venerdì 20 aprile “Silvio bye-bye, vado con Matteo”, di pubblicare nella sua interezza, con le medesime caratteristiche tipografiche e sede quanto segue. “La notizia riportata nell’articolo -Silvio bye-bye, vado con Matteo- in cui viene riportato che la sottoscritta onorevole Gloria Saccani Jotti, magari non subito potrebbe ipotizzare un clamoroso addio a Berlusconi è privo di ogni fondamento” In aggiunta richiedo che il mio nome arbitrariamente inserito nella lista pubblicata in tale articolo sia prontamente rimosso.
di Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Fonte: www.affaritaliani.it