Le isole ecologiche dislocate attualmente in piazza Bazzoni, in via Roma, in piazza Tola e nei giardini attorno al porto sono state spesso oggetto d‘indiscriminato abbandono di rifiuti.
«Alcune persone, purtroppo, non rispettano le regole della differenziata – sottolinea l’Assessora all’Ambiente, Cristina Biancu – e viene vanificato l’impegno della maggioranza dei cittadini che, invece, le osservano e contribuiscono a tenere pulito l’ambiente. Neanche le telecamere, che come previsto dal capitolato sono state acquistate dall’impresa che gestisce il servizio, risolverebbero il problema, poichè la gestione è complessa e gli incivili troverebbero altri spazi sul retro delle isole ecologiche in cui abbandonare i sacchetti, senza possibilità di intervento.
L’ipotesi di dotare i commercianti di badge per l’accesso ai contenitori, inoltre, non è tecnicamente percorribile: le strutture su cui andrebbe sistemata l’apparecchiatura elettronica, acquistate durante la precedente gestione, sono già in parte danneggiate e i costi per la manutenzione sarebbero elevati. Per questo riteniamo che la rimozione delle isole ecologiche sia l’ipotesi più plausibile e meno onerosa per le casse comunali. Abbiamo anche chiesto alla Asl un parere e non sono state espresse preclusioni sull’istituzione del porta a porta negli esercizi commerciali». In questi giorni l’Amministrazione ha cominciato a dialogare con i commercianti del centro per ricevere i pareri sull’iniziativa.
«I primi riscontri sono stati favorevoli – aggiunge Cristina Biancu – stiamo continuando a incontrare, e lo faremo anche nei prossimi giorni, i titolari delle singole attività, ma presto programmeremo un incontro pubblico aperto a tutti gli esercenti, alla presenza della ditta, per capire come coordinare il ritiro porta a porta, se necessario con doppi passaggi durante la giornata. Con questo metodo auspichiamo di ottenere anche una maggiore percentuale di differenziazione dei rifiuti – conclude l’Assessora – che potrà poi tradursi in premialità dalla Regione, indispensabili per abbattere i costi del servizio».