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{"id":391601,"date":"2021-05-13T16:43:32","date_gmt":"2021-05-13T14:43:32","guid":{"rendered":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/?p=391601"},"modified":"2021-05-13T16:43:32","modified_gmt":"2021-05-13T14:43:32","slug":"la-striscia-di-gaza-e-sempre-stata-una-zona-contesa-e-travagliata","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/2021\/05\/la-striscia-di-gaza-e-sempre-stata-una-zona-contesa-e-travagliata\/391601\/","title":{"rendered":"La striscia di Gaza \u00e8 sempre stata una zona contesa e travagliata"},"content":{"rendered":"

La striscia di Gaza \u00e8 sempre stata una zona contesa e travagliata<\/h2>\n

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in seguito alla degenerazione dei rapporti internazionali determinata dalle iniziative offensive israeliane nei confronti della comunit\u00e0 palestinese e dell\u2019attacco di Hamas, esprime la propria preoccupazione e si associa all\u2019appello di pace che molti esponenti politici rivolgono accoratamente.<\/p>\n

La striscia di Gaza \u00e8 sempre stata una zona contesa e travagliata; adesso sta diventando nuovamente il punto nevralgico di una possibile escalation foriera di sviluppi imprevedibili, di distruzione e violenza. Le recenti notizie evidenziano una situazione catastrofica in cui viene versato ancora una volta il sangue di inermi cittadini, tra cui anche alcuni bambini.<\/p>\n

In quest\u2019ultimo anno la pandemia ha mutato lo scenario mondiale: la rincorsa al vaccino, le enormi perdite umane ed economiche hanno cambiato le relazioni tra gli Stati, distogliendo l\u2019attenzione da problematiche gravissime per la comunit\u00e0 mondiale. Il prezzo di una simile condotta potrebbe essere molto oneroso. Tanti nodi della politica del nostro Novecento non hanno trovato uno scioglimento adeguato e rischiamo di ritrovarci in una situazione incontrollabile.<\/p>\n

Il CNDDU intende invece inneggiare alla speranza e alla pace promuovendo come iniziativa nazionale per le scuole di ogni ordine e grado il \u201cManifesto della Pace in Medio Oriente\u201d. Il documento \u00e8 stato realizzato grazie al prezioso contributo del prof. Oliver Turquet, coordinatore della redazione italiana di pressenza.com.<\/p>\n

Manifesto per la Pace in Medio Oriente<\/strong><\/p>\n

Il conflitto in Medio Oriente \u00e8 uno dei conflitti permanenti determinati dai pesanti strascichi della Seconda Guerra Mondiale, la cui eredit\u00e0 di morti, tensioni, ingiustizia continua a riguardare, nella stragrande maggioranza dei casi civili inermi e innocenti da una parte e dall\u2019altra.<\/p>\n

Gli estensori del documento in oggetto non vogliono proporre soluzioni esterne e retoriche ma esprimere principi validi in tutte le circostanze che andrebbero applicati anche alla presente situazione. Aspiriamo che questa bozza di documento venga arricchita da vari punti di vista fino a diventare un documento concreto di lavoro per la risoluzione definitiva del problema.<\/p>\n

La pace in Medio oriente ha bisogno di:<\/p>\n

Rispetto delle risoluzioni dell\u2019ONU<\/strong><\/p>\n

Dall\u2019inizio del conflitto l\u2019ONU ha emesso 67 risoluzioni, per la maggior parte disattese. Le risoluzioni dell\u2019ONU vanno rispettate ed applicate.<\/p>\n

Ripudio della violenza<\/strong><\/p>\n

La violenza non \u00e8 mai la soluzione a un problema. Nel caso specifico deve cessare la violenza fisica, quella delle armi e della guerra ma anche ogni forma di violenza economica, discriminatoria, psicologica e fanatica.<\/p>\n

Fomentare la cultura della riconciliazione<\/strong><\/p>\n

Da anni numerosi gruppi, movimenti, associazioni, leaders politici e spirituali lavorano per la riconciliazione e il dialogo tra il popolo palestinese e quello israeliano; tali persone ed enti devono avere il massimo spazio nei media e guidare programmi specifici di informazione, di formazione, di dialogo e di reciproca conoscenza tra i popoli al fine di promuovere la fraternit\u00e0. In tal senso il contributo della scuola deve essere determinante.<\/p>\n

Affermazione dei diritti umani<\/strong><\/p>\n

Tutte le persone che vivono nella zona hanno diritto a tutti i diritti umani senza eccezioni o limitazioni: diritto alla sicurezza, alla libera circolazione, al territorio, alla pace, alla casa, al lavoro, al rispetto della diversit\u00e0 di genere, di razza di preferenze sessuali, diritto di professare la propria religione o preferenza spirituale, incluso l\u2019ateismo.<\/p>\n

Autodeterminazione <\/strong><\/p>\n

Le decisioni finali debbono essere prese dai popoli studiando adeguati strumenti di consultazione popolare che garantiscano che la decisione finale di trattati, accordi ecc. abbiamo la ratifica della cittadinanza.<\/p>\n

Il CNDDU invita i docenti, le associazioni, la stampa, i comitati, i movimenti, le personalit\u00e0 del mondo della cultura, della politica, dello sport ad aderire tramite email inviata all\u2019indirizzo: coordinamentodirittiumani@gmail.com al Manifesto della Pace in Medio Oriente<\/p>\n

La pace \u00e8 un valore universale, non \u00e8 un miraggio; \u00e8 una meta verso la quale incamminarci insieme seguendo gli insegnamenti della DUDU.<\/p>\n

prof. Romano Pesavento<\/strong><\/p>\n

presidente CNDDU<\/strong><\/p>\n

\u00a0<\/strong><\/p>\n

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