La flora sarda<\/strong> riserva sempre delle piacevoli sorprese<\/strong>, come abbiamo visto a proposito del <\/span>mirto<\/a><\/strong>, del <\/span>cardo selvatico<\/a><\/strong>\u00a0e dell’<\/span>elicriso<\/a><\/strong>.\u00a0<\/span>In questo articolo, invece, parleremo dell’ipocisto <\/strong>o<\/span> “frori de murdegu<\/i><\/strong>“.<\/span><\/p>\n \u00c8 probabile che lo conosciate gi\u00e0, dal momento che spunta dalle radici del cisto<\/strong> o “<\/span>murdegu<\/i><\/strong>“<\/i>, del quale rappresenta un parassita<\/strong>: esso, infatti, non \u00e8 in grado di produrre da s\u00e9 le sostanze nutritive perch\u00e9 \u00e8 privo di clorofilla<\/strong> (il pigmento verde delle foglie)\u00a0e perci\u00f2<\/strong> ha bisogno del cisto per vivere<\/strong>.<\/span><\/p>\n Le specie presenti in Sardegna<\/strong>, in particolare, sono due: <\/span><\/p>\n Bench\u00e9 il succo fosse usato come tonico, astringente ed emostatico<\/strong> dalle popolazioni sarde, solo recentemente l’Universit\u00e0 di Cagliari ha studiato la composizione e le attivit\u00e0 biologiche dell’ipocisto.\u00a0<\/span><\/p>\n Approfondiamo la questione!\u00a0<\/span><\/p>\n Lo studio \u00e8 stato condotto sugli esemplari di ipocisto giallo e rosso<\/strong> raccolti nel Monte dei Sette Fratelli<\/strong> (a 30 km da Cagliari) da cui sono stati ricavati degli estratti, successivamente analizzati con HPLC e MS.<\/span><\/p>\n Le analisi hanno rivelato la presenza di polifenoli (soprattutto tannini)<\/strong>\u00a0in entrambe le specie di ipocisto, sebbene quello giallo ne contenesse di pi\u00f9:\u00a0<\/span><\/p>\n I ricercatori, quindi, hanno testato in provetta gli estratti<\/strong> per valutarne gli effetti antiossidanti e antimicrobici<\/strong>. Ma cosa \u00e8 emerso dalla ricerca?<\/span><\/p>\n I test hanno rivelato che gli estratti di ipocisto<\/strong>, in particolare quello giallo, possedevano capacit\u00e0 antiossidanti e antimacchia<\/strong>. <\/span><\/p>\n I polifenoli, infatti, oltre a \u201cspazzare\u201d i dannosi radicali liberi, hanno inibito la tirosinasi<\/strong>: un enzima che, in caso di eccessivo funzionamento, aumenta la produzione di melanina, favorendo la comparsa delle macchie brune.<\/span><\/p>\n Ma non finisce qui!<\/p>\n Dopo 24 ore di incubazione, gli estratti hanno ucciso i ceppi di S. aureus, S. epidermidis<\/em> e S. faecium<\/em><\/strong> (alle concentrazioni di 62,5-250 \u03bcg\/mL) grazie\u00a0ai gallotannini<\/strong>, che alterano la permeabilit\u00e0 delle membrane batteriche.<\/span><\/p>\n A concentrazioni pi\u00f9 basse, inoltre, gli estratti hanno ridotto la capacit\u00e0 di S. epidermidis<\/em> di produrre il biofilm<\/strong>: un aggregato di polisaccaridi e batteri che si deposita sui cateteri, causando infezioni ospedaliere.<\/span><\/p>\n Sembra, infatti, che i gallotannini riducano la produzione dei polisaccaridi e l\u2019adesione delle cellule batteriche alle superfici<\/strong>, “dialogando” con il DNA dei microrganismi.<\/span><\/p>\n Lo studio, dunque, fornisce ulteriori evidenze sul fatto che i parassiti non sono nocivi in senso assoluto<\/strong>, in quanto danneggiano alcune specie ma ne aiutano<\/span> altre, e questo vale anche per l’ipocisto<\/span>\u00a0<\/span><\/p>\n Nonostante sia dannoso per il cisto, infatti, contiene sostanze che, in virt\u00f9 delle attivit\u00e0 antiossidanti e antimicrobiche, si potrebbero usare sia come conservanti alimentari<\/strong>, sia come schiarenti e<\/strong>\u00a0antisettici naturali<\/strong>. <\/span><\/p>\n Speriamo che ci\u00f2 accada al pi\u00f9 presto!<\/span><\/p>\n Jessica Zanza<\/strong><\/p>\n\n
Ipocisto sardo: la ricerca di UniCa<\/h3>\n
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L\u2019ipocisto sardo \u00e8 un potenziale antimacchia<\/h4>\n
L\u2019ipocisto sardo \u00e8 un potenziale antimicrobico<\/h4>\n
In conclusione\u2026<\/h4>\n
\nFonte:<\/h5>\n