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La pi\u00f9 importante manifestazione degli ovini in Sardegna e tra le prime in Italia sar\u00e0 a Barumini il 28 e 29 Aprile.<\/p>\n
Il patrimonio ovino \u00e8 uno dei principali settori trainanti dell\u2019economia paesana, e in questa rassegna, \u00e8 presente il meglio della selezione, frutto del lavoro portato avanti da tre generazioni. Barumini \u00e8, infatti, il tempio della pecora sarda, dove da 90 anni si pratica un\u2019accurata selezione che ha portato il settore zootecnico a livello di primato europeo.<\/p>\n
Per questo la qualit\u00e0 degli allevamenti \u00e8 sempre richiesta sul mercato regionale, ma anche nazionale. Basti pensare che qui una pecora riesce a produrre oltre 600 litri di latte l\u2019anno. Ecco perch\u00e9 la fiera-mercato in cui partecipano centinaia di capi selezionati, \u00e8 invasa tra i box fieristici da migliaia di addetti del settore che si contendono a prezzi da capogiro il meglio del comparto: gli ovini selezionati.<\/p>\n
Per una serie di fattori diventa problematico l\u2019acquisto di un ariete adulto definito miglioratore; non si trova facilmente, e chi lo possiede lo tiene ben stretto per migliorare ulteriormente il proprio gregge.<\/p>\n
Il suo prezzo \u00e8 molto elevato, arrivando in alcuni casi, a raggiungere anche i 7000 euro. All\u2019interno e anche all\u2019esterno della struttura fieristica, decine di bancarelle e rivenditori di prodotti tipici, abbigliamento, attrezzi, artigianato sardo, che servono per i mestieri del pastore e del contadino e per gli usi domestici, che tutti insieme formano una cornice di suoni e colori, unici nel suo genere.<\/p>\n
La rassegna si conclude la domenica con le premiazioni per i migliori allevamenti, alla presenza di personalit\u00e0 politiche e rappresentanti della categoria. Nel pomeriggio, i pastori, solitamente soddisfatti per gli affari conclusi, si riprendono il bestiame da riportare nei propri ovili, in cui ricominciano i sacrifici e un duro lavoro nella attesa della prossima fiera-mercato.\u00bb<\/p>\n
I sacrifici dei pastori non sono nulla rispetto al sacrificio per eccellenza: sgozzare l\u2019animale che si dice di amare tanto.
\nQueste fiere mercificano i corpi degli animali, in attesa che essi finiscano sotto l\u2019azione della mannaia: come se non fosse sufficiente commettere un\u2019enorme ingiustizia uccidendoli, bisogna anche esporli, venderli e acquistarli.<\/p>\n
Secondo quanto espresso dall\u2019articolo 12 del REGOLAMENTO GENERALE \u00abIl giudizio sulla conformazione e sui caratteri etnici dei soggetti si esprime, indipendentemente dalla categoria di merito del soggetto, con qualifica di \u201cOttimo\u201d, \u201cMolto buono\u201d, \u201cBuono\u201d e \u201cSufficiente\u201d. (\u2026)\u00bb.<\/p>\n
L\u2019Art. 13 prevede che \u00abPer i soggetti che nella valutazione morfologica hanno riportato la qualifica di \u201cottimo\u201d vengono rilasciate apposite coccarde dei seguenti colori: I classe: coccarda rosso II classe: coccarda verde\u00bb<\/p>\n
Sembra di giocare con gli animaletti di peluche. Purtroppo per\u00f2 questi sono animali veri, vorrebbero vivere una vita serena e morire naturalmente anzich\u00e9 dissanguati a testa in gi\u00f9.<\/p>\n
\u00abNel campo della zootecnia non sono ancora stati compresi o accettati i principi basilari dell’etologia dal momento che gli animali sono tuttora assoggettati alla visione antropocentrica, per la quale essi sono comunque subordinati all’uomo e a sua disposizione, ne discende inevitabilmente che, nel caso di animali utilizzati a scopo di lucro, la loro condizione di essere vivente passa in secondo piano rispetto all’aspetto produttivo.\u00bb
\nEnrico Moriconi, Le fabbriche degli animali, Edizioni Cosmopolis, 2007 (pag. 108)<\/p>\n
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Il 28 e 29 Aprile a Barumini, in localit\u00e0 Forru Managus, si svolger\u00e0 la Rassegna Interprovinciale del Sud Sardegna dell\u2019Ovino di Razza Sarda iscritto al LLGG<\/p>\n","protected":false},"author":680,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[68],"tags":[22023],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/244072"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/680"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=244072"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/244072\/revisions"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=244072"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=244072"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=244072"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}