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{"id":238329,"date":"2018-03-09T08:16:07","date_gmt":"2018-03-09T07:16:07","guid":{"rendered":"https:\/\/sardegnareporter.it\/?p=238329"},"modified":"2018-03-09T08:17:58","modified_gmt":"2018-03-09T07:17:58","slug":"elezioni-2018-pd-scontro-orlando-lotti-oliviero-toscani-si-iscrive-ai-dem","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.sardegnareporter.it\/2018\/03\/elezioni-2018-pd-scontro-orlando-lotti-oliviero-toscani-si-iscrive-ai-dem\/238329\/","title":{"rendered":"Elezioni 2018 Pd, scontro Orlando-Lotti. Oliviero Toscani si iscrive ai Dem"},"content":{"rendered":"
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Le dimissioni di Renzi sono irreversibili. Ad assicurarlo \u00e8 il capogruppo alla Camera uscente, Ettore Rosato: “Renzi non si ricandida alle primarie, non vuole fare il segretario Pd.<\/h2>\n<\/div>\n

\"ElezioniLe dimissioni di Renzi sono irreversibili. Ad assicurarlo \u00e8 il capogruppo alla Camera uscente, Ettore Rosato: “Renzi non si ricandida alle primarie, non vuole fare il segretario Pd. Lo ha chiarito dicendo ‘mi dimetto e facciamo il congresso’, altrimenti avrebbe detto ‘mi dimetto e mi candido al congresso'”. Lo scontro all’interno del partito per\u00f2 sembra tutt’altro che chiuso. Soprattutto in vista della direzione di luned\u00ec. E su un’eventuale candidatura di Calenda, dice: “Si \u00e8 appena iscritto”.<\/p>\n

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Il ministro della Giustizia Andrea Orlando – leader della minoranza – ospite di Circo Massimo su Radio Capital, prova a ristabilire l’ordine di priorit\u00e0 delle questioni da discutere all’interno del Pd. Partendo dal dibattito su un’eventuale alleanza con i 5Stelle: “Mi sembra un modo di buttare la palla in tribuna. Si vuole anteporre la questione dell’intesa con il M5S alla riflessione sul risultato drammatico di queste elezioni. La prima cosa sui cui ragionare non \u00e8 l’assetto di governo, c’\u00e8 prima il tema delle presidenze di Camera e Senato. Evitiamo di costruire assi con i cinquestelle ma anche con il centrodestra. Qui si tratta di dare alle Camere dei presidenti che siano in grado di garantire tutte le parti politiche. Non dobbiamo tagliar fuori nessuno”.<\/p>\n

Quanto alle ipotesi sul nuovo governo da dare al Paese, l’esponente della minoranza dem chiarisce: “Non condivido nemmeno l’analisi che ho sentito da qualche dirigente Pd che ha detto che, poich\u00e9 i cinquestelle ci hanno insultato per 5 anni, non possiamo dialogare con loro: non mi pare che anche quando abbiamo fatto il patto del Nazareno abbiamo ricevuto solo applausi. Mi sembra che si stia sottovalutando il ruolo del Capo dello Stato, che dovr\u00e0 interpretare qual \u00e8 l’incipit da cui partire per la formazione di un nuovo governo”. E se Mattarella spingesse per un’alleanza fra Pd e M5s?: “Gli si dovrebbe spiegare perch\u00e9 questa ipotesi non \u00e8 fattibile”.<\/p>\n

Escluso quindi un governo con i pentastellati, per Orlando il posto del Pd \u00e8 all’opposizione: “All’opposizione si possono fare molte cose, anche battaglie che possono diventare maggioritarie in Parlamento. Non \u00e8 l’Aventino ma pu\u00f2 avere carattere costitutivo”.<\/p>\n

Sull’ambiguit\u00e0 delle dimissioni del segretario Matteo Renzi, Orlando afferma: “Le dimissioni o le dai o non le dai, se ti dimetti non detti la linea. Una volta dato questo l’assemblea va convocata, pu\u00f2 eleggere un segretario o convocare le primarie”. E aggiunge: “Renzi non scompare dalla vita politica, pu\u00f2 e deve esercitare un ruolo ma non pu\u00f2 essere quello di segretario”.<\/p>\n

Nemmeno il ministro Orlando pensa di candidarsi alle primarie: “C’\u00e8 bisogno prima di regole nuove per far rivivere la democrazia interna al partito, dovremmo aprire una fase costituente”. Quanto all’iscrizione al Pd di Carlo Calenda, commenta: “Trovo che sia una personalit\u00e0 che possa dare un contributo importante, se si volesse candidare a segretario \u00e8 assolutamente in suo potere. Ha idee diverse dalle mie ma pu\u00f2 rendere pi\u00f9 articolato e plurale il quadro. Il Pd non deve essere solo il posto della maggioranza”.<\/p>\n

Con le dimissioni di Renzi \u00e8 finita dunque una dittatura? Siamo ancora l’unico partito che sceglie il proprio leader con una larga maggioranza” risponde Orlando. E conclude dicendosi d’accordo con Romano Prodi,\u00a0 che in un colloquio su Repubblica afferma: “Pd non \u00e8 finito. Non c’\u00e8 nulla di irrimediabile in politica, c’\u00e8 sempre un futuro. Non tutto \u00e8 irrimediabilmente compromesso”.<\/p>\n

Viceversa, il presidente emerito Giorgio Napolitano non si dice sorpreso dal crollo dei democratici: “Si tratta di un evento annunciato”, anzi “era un destino quasi compiuto”, risponde ai cronisti.<\/p>\n

Dopo Calenda, oggi tocca al fotografo Oliviero Toscani – ieri punzecchiato anche da Matteo Salvini in un tweet –\u00a0 annunciare l’intenzione di prendere la tessera del Pd: “Anch’io mi iscrivo come Calenda. \u00c8 logico, io non sono uno che salta sul carro dei vincitori. Io salto sul carro di chi ha difficolt\u00e0”, dice a Radio Padova. Alla domanda se voglia fare il segretario del Pd, Toscani risponde: “Subito, altro che rottamazione. Ma non sculaccerei Renzi, \u00e8 stato gi\u00e0 sculacciato abbastanza”.<\/p>\n

Fonte: www.affaritaliani.it<\/p>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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