Mascherine realizzate all’interno degli istituti di detenzione femminili pugliesi, da mettere a disposizione di dipendenti e clienti. L’idea è del gruppo alberghiero Swadeshi Club Hotels, che ha scelto “Made in Carcere” per un progetto che vuole unire l’aspetto della sicurezza post Covid-19 e il sociale. I vertici di Swadeshi hanno commissionato alla cooperativa sociale, attiva da oltre dieci anni sul territorio nazionale, la produzione di mascherine “Made in Carcere per Swadeshi”, che saranno prodotte da detenute delle case circondariali di Trani e Lecce. Avranno colori e fantasie differenti e il logo del gruppo. Le mascherine Made in Carcere hanno caratteristiche pregiate non solo perché tutelano l’ambiente e includono nel mondo del lavoro persone emarginate, ma anche perché si tratta di un prodotto innovativo, comodo e funzionale. Dotate di un filtro sostituibile con altissima efficienza filtrante di tipo II (oltre il 99 per cento), sono lavabili e riusabili. Alla riapertura delle strutture del gruppo Swadeshi, nelle prossime settimane, le mascherine saranno messe a disposizione di tutti – dipendenti, clienti, staff – adeguandosi così alle disposizioni di sicurezza stabilite dal governo. Rubina Peluso, amministratore delegato di Swadeshi, commenta: «Abbiamo…
Breaking news
- Chiara Ferragni e pandoro Balocco, tribunale conferma pratica commerciale scorretta
- Pestaggi al carcere minorile Beccaria, pm: “Sistema di violenza consolidato”
- Sorso, Bartolazzi “Hospice e Rsa fondamentali per potenziare l’assistenza sociosanitaria”
- Israele-Gaza, fosse comuni a Khan Yunis: Onu chiede inchiesta indipendente
- Roberto Napoletano nuovo direttore de ‘Il Mattino’
- Emergenza regionale, Picco (Asl To): “Fondamentali numero unico 112 e il 116-117”
- Confindustria-Deloitte, investimenti e convergenza politiche per accelerare transizione economie G7
- In lotta contro la speculazione energetica in Sardegna