I bimbi nati in Italia, ma concepiti all’estero con la procreazione medicalmente assistita da parte di una coppia di due donne, una delle quali porta avanti la gravidanza, possono avere una sola mamma che li riconosce, cioè la donna che partorisce. La partner, al contrario, non può essere riconosciuta come genitore allo stato anagrafico. A deciderlo è stata la Cassazione che, con la sentenza 7668, ha respinto il ricorso di una coppia di donne del Veneto, sposate in unione civile. Le due volevano essere entrambe dichiarate mamme della piccola nata a Treviso, ma con inseminazione effettuata all’estero.