“No, non si smette di amare qualcuno quando il suo nome e il suo corpo si sono sottratti: degli assenti ci portiamo dietro la voce e l’odore, le due tracce più volatili, sapremmo riconoscerle ovunque e ogni tanto ci pare di sentirle, e allora ci affezioniamo a ciò che ce le ha ricordate, uno spazio o una persona o un rumore”.