Air Italy S.p.A. informa che il Professor Enrico Laghi e il Dottor Franco Lagro hanno accettato l’incarico di liquidatori e assunto pieni poteri con efficacia immediata.

In una lettera inviata lo scorso 29 gennaio e che non ha avuto l’eco sui media che avrebbe meritato, le rappresentanze sindacali aziendali della compagnia aerea Air Italy hanno rivolto un appello alle istituzioni competenti e quindi Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dei Trasporti, Presidenti delle Regioni Lombardia e Sardegna, nella crisi di Meridiana/Air Italy, culminata nell’accordo interministeriale del 26 giugno 2016, per chiedere un incontro urgente e l’apertura di un tavolo di confronto fra le parti al fine di scongiurare una nuova crisi con il conseguente rischio di ripercussione sui lavoratori.

“Due soli aerei e una grandissima incertezza. È questa la riflessione obbligatoria che merita risposte dopo i gravi episodi di queste ore. Ieri sera, l’aeromobile Air Italy in partenza da Olbia per Roma ha effettuato un atterraggio d’emergenza per la presenza di fumo all’interno della cabina. Dopo un lunghissimo momento di panico i passeggeri diretti a Roma hanno dovuto attendere l’arrivo dell’aeromobile Air Italy che copre la tratta su Milano-Linate per poter ripartire. L’aereo malfunzionante avrebbe dovuto volare anche questa mattina, ma il fumo è ricomparso. Al di là del guasto tecnico, che può capitare, questi episodi ci devono far aprire gli occhi, in quanto palese dimostrazione della situazione di precarietà con cui Air Italy sta gestendo le tratte da e per la Sardegna”.

“Apprendo da una nota ufficiale della compagnia Air Italy che, per l’ennesima volta, il diritto alla mobilità dei sardi viene messo in discussione. La cancellazione unilateralmente annunciata, per oltre un mese, dei voli da e per Olbia in continuità territoriale, giustificata con il periodo di chiusura programmato dello scalo aeroportuale gallurese, non è accettabile”.