CeDAC / Prosa: “Sono cresciuto a Babele” di e con Giovanni Carroni – martedi 11 marzo h 20.30 a Dorgali
CeDAC / Prosa: “Sono cresciuto a Babele” di e con Giovanni Carroni – martedi 11 marzo h 20.30 a Dorgali, Viaggio tra le righe con “Sono cresciuto a Babele”, uno spettacolo di e con Giovanni Carroni, uno dei più interessanti interpreti isolani (che firma drammaturgia e regia), liberamente tratto dalle opere di Sergio Atzeni (assistente alla regia Paola Atzeni, fonico Federico Serra e tecnico luci Andrea Carroni), nuova produzione dell’Associazione Culturale Bocheteatro in cartellone (dopo il successo di mercoledì 22 gennaio alle 20.30 al Teatro San Giuseppe / Teatro Bocheteatro di Nuoro )martedì 11 marzo alle 20.30 al Teatro Comunale di Dorgali sotto le insegne della Stagione di Prosa 2024-2025 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna e dei Comuniaderenti al Circuito e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Una pièce avvincente ispirata ai romanzi e ai racconti dell’intellettuale, scrittore e poeta, traduttore e giornalista, che ha saputo raccontare i mille volti dell’Isola, costruendo una mitologia fantastica che intreccia leggende popolari e archeologia in “Passavamo sulla terra leggeri”, per confrontarsi con la Storia e il potere della Santa Inquisizione ne “L’apologo del giudice bandito” e con la civiltà mineraria ne“Il figlio di Bakunìn” e descrivere magistralmente il degrado delle periferie urbane in “Bellas Mariposas” attraverso lo sguardo innocente e insieme carico di antica consapevolezza di due adolescenti, tra crudeltà e poesia. Focus su “Il quinto passo è l’addio”, il libro forse più autobiografico dell’artista di Capoterra, per un ideale omaggio a trent’anni dalla sua prematura scomparsa: il protagonista Ruggero Gunale rappresenta una sorta di alter ego dell’autore, un uomo amareggiato e disincantato che si imbarca su una nave, lasciandosi alle spalle il passato, tra scorribande giovanili, antichi e nuovi amori, insoddisfazioni e sgarbi professionali, piccoli inganni e tradimenti, insieme a sogni e ambizioni, per affrontare l’ignoto.
Una trama apparentemente semplice, la vicenda di un individuo brillante e dotato di talento, circondato e sopraffatto dalla mediocrità, una narrazione che procede per libere associazioni e e si arricchisce via via di dettagli, in un lungo flashback in cui nell’ora del distacco, sul sottile confine tra la fine della vita passata e l’attesa di un nuovo inizio, tra visioni drogate e ricordi frammentari, il protagonista ripercorre la propria storia, e compie la traversata circondato dai propri fantasmi. “Il quinto passo è l’addio” racconta le (dis)avventure di Ruggero Gunale in una sorta di semisoggettiva cinematografica, mettendo in risalto pensieri, emozioni e stati d’animo in cui la dimensione razionale, venata da cupo cinismo, si intreccia a una calda sensualità, nel diario di un’esistenza in cui la passione politica e l’amore lasciano il posto alla malinconia incurabile e alla certezza del fallimento. Un romanzo che propone un vivido affresco della società, ambientato in una Cagliari reale e insieme fantastica con una variegata folla di personaggi, tra donne affascinanti e in qualche modo sempre misteriose e inafferrabili e soggetti caratteristici di una fauna metropolitana, tra microcriminalità e piccole e grandi trasgressioni.
«Ispirandoci a “Il quinto passo è l’addio”, ci caliamo lentamente nel vuoto esistenziale del protagonista, Ruggero Gunale, alter ego nel quale lo scrittore Sergio Atzeni si incarna» – afferma Giovanni Carroni–. “Sono cresciuto a Babele“ rappresenta «un teatro della memoria, una sorta di tragico varietà atzeniano, dove la dissociazione dalla realtà costringe Ruggero Gunale a guardare la sua esistenza scorrere senza alcun interesse, come se fosse un semplice spettatore della sua vita priva di significato. Disgustato e deluso da quella sinistra che, dopo la morte del grande Enrico Berlinguer nel 1984, inizia il suo declino morale e politico diventando anch’esso partito affarista e borghese. Quello stesso partito comunista gli volterà le spalle, ostacolando la sua assunzione in Rai come giornalista, costringendolo ad andare a lavorare come impiegato all’Enel. A questo si aggiungono altre delusioni personali e professionali che ben presto lo porteranno a una grave crisi depressiva che lo costringerà a scappare dalla sua amata e odiata isola».
Nel mezzo del cammin di nostra vita, appena trentacinquenne, Ruggero Gunale è un uomo ferito e deluso, in cui la rabbia e la giusta indignazione cedono il passo alla disperazione e tuttavia trova in sé la forza di staccarsi dalle proprie radici, di rinunciare alle antiche aspirazioni per esplorare nuovi mondi. Un antieroe moderno cui presta volto e voce Giovanni Carroni, attore di teatro e cinema, capace di spaziare dalle suggestioni shakespeariane e gli echi ancestrali del “Macbettu” di Alessandro Serra alla moderna epopea sportiva di “Nel nostro cielo un rombo di tuono” di Riccardo Milani, come di dar voce ai ricordi di Costantino Nivola in “Su Muru Prinzu” e ai pensieri sconnessi di un reduce in “Bachisio Spanu” in cui le parole di Emilio Lussu si intrecciano, in una sorta di flusso di coscienza, al “Roccu ‘u Stortu”, intenso monologo di Francesco Suriano, per sottolineare l’assurdità e ferocia della guerra. “Sono cresciuto a Babele“ rappresenta quindi un tributo allo scrittore alla “città bianca” scenario di molti suoi racconti, e un’occasione per riscoprirne lo stile ironico e graffiante, la capacità di evocare paesaggi e atmosfere, di narrare storie in cui è possibile ritrovare, fra note amare e struggenti, le tracce di una dolente e smarrita umanità.
INFO & PREZZI
NUORO
biglietti “Sono cresciuto a Babele”
intero 10 euro – ridotto 7 euro
prevendite online: www.vivatickets.com
per informazioni: Teatro Bocheteatro – via Trieste n.4 – Nuoro
tel. 0784 203060 – cell. 338 7529106 – e-mail: [email protected] – [email protected]
www.bocheteatro.com – www.cedacsardegna.it
DORGALI
biglietti:
intero 15 euro – ridotto 12 euro – ridotto studenti (under 18) 5 euro
per informazioni:
Ufficio Cultura Comune di Dorgali – tel. 0784 927250 – e-mail [email protected]
Info & biglietteria: cell. 3927648014 – 3495274793 – e-mail: [email protected]