C’è ansia e preoccupazione tra i poliziotti penitenziari di Cagliari, ma in realtà di tutta l’Isola, dopo il grave incidente stradale avvenuto questa mattina a Bonorva, sulla SS31, che ha visto coinvolto una scorta del Nucleo traduzioni del carcere di Uta. “Il detenuto è rimasto ferito e si è reso necessario trasportarlo con l’elisoccorso”, spiega Antonio Cannas, delegato nazionale per la Sardegna del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “anche i colleghi sono rimasti contusi a seguito del grave evento, sembrerebbe determinato da una manovra azzardata di un altro mezzo che precedeva quello della Penitenziaria”. L’incidente è avvenuto poco prima delle 11 del mattino, durante il trasporto di un detenuto dal carcere di Uta al tribunale di Sassari per l’udienza. Quest’ultima si era da poco conclusa, il mezzo era sul tratto di strada direzione Cagliari in fase di rientro.
“Speriamo che il detenuto ferito ed i colleghi si ristabiliscano quanto prima, speriamo senza troppe conseguenze”. Il sindacalista rimarca che “le unità di Polizia Penitenziaria si sono adoperate sia per chiedere l’intervento della Polizia Stradale che del servizio 118, ma soprattutto per estrarre il detenuto dal mezzo capovolto, con grande coraggio ed alto senso del dovere”. Apprensione la esprime anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Spero e speriamo tutti che le condizioni del ferito e dei contusi migliorino nelle prossime ore. Questo incidente evidenzia una volta di più le quotidiane difficoltà operative con cui si confrontano quotidianamente le unità di Polizia Penitenziaria in servizio nei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti dei penitenziari: agenti che sono sotto organico, non retribuiti degnamente, con poca formazione e aggiornamento professionale, impiegati in servizi quotidiani ben oltre le 9 ore di servizio, con mezzi di trasporto dei detenuti spessissimo inidonei a circolare per le strade del Paese, ma che assolvono al meglio ai difficili compiti di trasporto dei detenuti ed alla loro sorveglianza”.