I vincitori dell’XI edizione del festival Life After Oil che si è tenuto a Villanovaforru
I vincitori dell’XI edizione del festival Life After Oil che si è tenuto a Villanovaforru, Si è chiusa l’XI edizione del Life After Oil International Film Festival, concorso cinematografico dedicato in modo specifico ad ambiente e diritti umani. Villanovaforru, paese della provincia Sud Sardegna, ha ospitato le cinque intense giornate in cui si è articolato il programma della manifestazione fondata e diretta da Massimiliano Mazzotta. Cinque le categorie premiate, a cominciare da quella di lungometraggi e mediometraggi con il riconoscimento intitolato a Giuseppe Ferrara. A vincere il documentario “Bangarang” di Giulio Mastromauro, sui bambini di Taranto cresciuti all’ombra dell’Ilva, scelto dalla giuria formata dal regista belga Daniel Lambo, il musicista e produttore discografico Max Costa e la direttrice del Lago Film Festival Viviana Carlet. Una menzione speciale è stata inoltre assegnata al film argentino “This is Fracking” di Rocío Rodríguez Almaraz e Paula Otero. Per quanto riguarda i cortometraggi ambiente il premio è andato a “Blue Crab” di Daniel Martínz-Quintanilla Pérez dove viene mostrata la vita di pescatori sul lago Maracaibo, in Venezuela, devastato dal petrolio fuoriuscito da fatiscenti piattaforme per l’estrazione dell’oro nero. La giuria composta da Laura Cappon, giornalista e scrittrice, Manuela Loddo, attrice e vicedirettrice del PuntoDiVista Film Festival di Cagliari, Rosa Porcu, attivista e insegnante, ha anche assegnato una menzione a “The Perfect Shot: Antarctica” di Quinn Halleck. Arriva invece dal Madagascar il film che ha conquistato il premio per il miglior cortometraggio della sezione diritti umani: “Trails of Doubt” di Laurino Raoelijaona, opera etnografica che ha convinto i giurati Charles Thomson, attore, Cladinè Curreli, fonica, e Johannes Kostenzer, direttore dell’Innsbruck Nature Film Festival. Anche in questo caso un altro breve film si è guadagnato una menzione speciale: “Animal Transport” di Iván Bustinduy. Tra i lavori di animazione, con la giuria composta da un gruppo di migranti richiedenti asilo presenti nel centro di accoglienza straordinaria di Villanovaforru, l’ha spuntata “Black Eyed Dog” di Alessandro Cino Zolfanelli. Mentre nella categoria a tema libero World Panorama il premio, assegnato dalla consulta giovanile di Villanovaforru, è andato a “Wheels” di Dmitry Kondratenko. Come sempre sono state anche assegnate delle menzioni da associazioni che collaborano con il festival: Emergency Sassari ha premiato “A guerra finita” di Simone Massi; Isde Medici per l’ambiente “Strangers in the Dark” di Jenni Pystynen e Perttu Inkilä; Italia Nostra ha puntato su “The Gas Propaganda” di Vittoria Torsello e Teresa Di Mauro; Medicina Democratica ha scelto “The Fukushima Disaster” di Philippe Carillo; Wwf Sassari “The Last Rhino” di Guillaume Harvey. Infine anche lo staff del festival ha assegnato un premio scegliendo “S’ozzastru” di Carolina Melis.