Ci puoi spiegare perchè hai scelto Handel, come oggetto di studio e la situazione musicologica in Sardegna:
” Mi sono laureato in Musicologia il 17.7.2023 presso il Conservatorio di Musica di Cagliari, ma prima di tutto vorrei ringraziare la Direttrice, il Relatore e la Correlatrice, su G.F. Handel (1685-1759): il Maestro del
Barocco e l’Analisi musicale dell’Oratorio HWV 55 “L’Allegro, il Penseroso ed il Moderato” del 1740. Handel, musicista e compositore del periodo del tardo barocco, nato in Germania ha poi avuto la possibilità di viaggiare molto, trascorrendo un periodo in Italia e soprattutto trasferendosi dal 1723, 300 anni fa, in Inghilterra, dove ha trovato la sua consacrazione musicale, riuscendo ad ottenere la cittadinanza inglese e a diventare il Compositore dei Reali d’Inghilterra. Handel è ampiamente conosciuto in tutto il mondo, insieme ad altri due grandi compositori, nati lo stesso anno del 1685, J.S Bach (1685-1750) e D. Scarlatti (1685-1757). Io ho una particolarità forse unica al mondo, di essere nato lo stesso giorno con 300 anni di differenza
esatti con Handel, nato il 23 Febbraio 1685, ed io il 23 Febbraio 1985 e risultando, forse, anche l’unico al mondo ad essersi laureato in Musicologia su Handel. Inoltre, essendomi laureato il 17.7.2023 alle ore 17:00, ho voluto ricordare ulteriormente Handel, perchè il 17.7.1717 aveva eseguito per la prima volta, la famosa Water Music, la Suite II in Re maggiore, insieme a circa 50 strumentisti su una nobile barca, vicino a quella reale del Re Giorgio I sul fiume Tamigi; 306 anni dopo ho voluto ricordare questo avvenimento
sia nella tesi e sia durante la discussione. Tutto ciò è una estrema sintesi di quanto si potrebbe dire o conoscere su Handel, ma non solo, infatti, la Musicologia mi ha permesso, ma potrebbe permettere, anche a tanti, se
non a tutti, di poter conoscere meglio molti aspetti della Storia e in modo particolare, della Musica applicata alla Storia. Tutto ciò che ho imparato dalla ricerca musicologica mi è servito per unire altre discipline umanistiche quali, etnomusicologia, archeologia e antropologia, permettendomi di ampliare
ulteriormente la ricerca. Infatti, la mia ricerca si basa “sulla conoscenza dell’inizio di un qualcosa, da investigare, ricercare, riconoscere e valutare”, che risultano essere le basi da cui iniziare. Detto ciò, si può sostenere che la situazione musicologica in Sardegna è buona ma non ottima, dovuta a diversi fattori. Uno su tutti, è scarsa la predisposizione alla creazione di eventi specifici musicologici in Sardegna. Infatti, mi prefiggo di scendere in campo per proporre al pubblico eventi interessanti e innovativi. Su questo tipo
di divulgazione musicologica è possibile creare una rete collaborativa con diversi settori produttivi e in modo particolare il turismo su tutti, per cui è possibile creare un tavolo tecnico, dove discutere e trovare soluzioni ai problemi esistenti.
Etnomusicologia e Archeologia in particolar modo saranno i miei due nuovi campi di ricerca, in Etnomusicologia sulle Proto launeddas, argomento inedito iniziato e portato avanti da me come approfondimento personale, in Archeologia sui Proto nuraghi e per approfondire gli argomenti studiati
dai miei genitori archeologi”.
Interessante ciò che hai detto Ivan, ma ora che hai terminato Musicologia cosa intendi fare? Proseguire o iniziare eventi come hai anticipato?
“Devo continuare a studiare per completare la mia formazione culturale-professionale e mi sono già iscritto al Biennio di Etnomusicologia (2023-2024) sempre nel Conservatorio di Cagliari, poi contemporaneamente mi
sono iscritto ad un Master accademico di I livello, in Composizione e improvvisazione musicale in contesti didattici, che si svolge sempre nel Conservatorio di Cagliari, ed è della durata di un anno e il prossimo Luglio 2024 avrò l’esame finale, infine mi devo iscrivere al Triennio di Archeologia (2023-24) presso l’Università di Cagliari. Il tutto posso farlo perchè è compatibile tra Conservatorio e Università. Sarà un percorso difficile, come per Musicologia, ma è anche molto più affascinante e stimolante. Alla fine risulterei Musicologo, Etnomusicologo ed Archeologo, sia come base formativa e sia anche lavorativa e presentarmi nel miglior dei modi a collaborare con le Istituzioni in Sardegna e nel Mediterraneo. Mentre per quanto riguarda gli eventi, sin da subito posso divulgare e non
insegnare, anche se non mi interessa l’insegnamento, ma la divulgazione pubblica si, ad iniziare con G.F. Handel, ma non solo e ampliare la mia offerta culturale al pubblico. Un pubblico sicuramente diversificato e
variegato. Ciò che devo proporre sarà sicuramente “Uno spettacolo musicologico”. Presenterò diverse tematiche accompagnate da musica o video musicali, da solo o in collaborazione, in spazi museali o teatri, al coperto o all’aperto, intrattenendo il pubblico per circa 1 ora e mezza massimo 2 ore.
Naturalmente correlato da un aperitivo/rinfresco alla fine di ogni incontro. Li considero incontri culturali con beneficenza e in seguito lo spiegherò”.
Cosa è “Uno spettacolo musicologico” mai sentito, ma è una conferenza, uno spettacolo e di che tipo? Incontri culturali solo musicologici? Cosa vorresti raccontare al pubblico?
“Di fatto voglio proporre una unione mai vista, cioè l’esposizione di una conferenza non statica ma in movimento, con coinvolgimento del pubblico, nutrita da una musica ascoltata, sia con musicisti presenti, o con proiezioni di video musicali. La differenza è nella musica, se eseguita dal vivo oppure registrata tramite video. Sono due fattori importanti che differenziano in maniera evidente le due modalità di questo particolare spettacolo musicologico che intendo proporre. La bellezza della musica è perchè fa emergere in tutti noi, sentimenti contrastanti, di piacere o sconforto, di gioia o malinconia e così discorrendo. Importantissimo sarà che il pubblico, che io ricerco, ed esiste, solo che è sparpagliato in tutto il mondo, ma ha sicuramente interesse verso una “nuova concezione di divulgazione non più statica ma in movimento”. Sicuramente i miei incontri culturali saranno in presenza, per chi può spostarsi in Sardegna, oppure online per poter raggiungere il maggior numero di interessati. Il pubblico, è ormai sempre più attento alle varie mode del momento, alle varie musiche che diventano “tormentoni”, e ad essere il maggior fruitore di un prodotto che è la musica. Ottenere benessere personale e unirsi a concetti espressivi umani che diventano condivisibili nei social, è il risultato che il pubblico vuole ottenere. Infatti, in questi ultimi 20 anni, la musica ha avuto un’evoluzione con la tecnologia che nelle sue diversificate categorie rappresentano il “volto della
società”. Infatti, dal mio punto di vista da musicologo “la musica, da sempre è espressione della società”, qualsiasi essa sia. “La musica è un linguaggio e come tale deve essere considerato”. Un linguaggio non scritto con parole, ma con simboli o segni musicali che, attraverso la Storia dell’umanità, ha avuto una evoluzione esponenziale fino ad arrivare ai massimi concetti espressivi che tutt’ora sono utilizzati da tutti i musicisti, compositori ed esecutori in ambito musicale. La musica unita alla parola, espressioni preconcette
proposte dagli artisti, sono il catalizzatore del risultato ottenuto dai consensi. Tali aspetti vengono ad essere trasformati in “emozioni musicali”, che a loro volta, “esaltano o meno” le nostre emozioni. La musica è
emozione e come tale deve essere, inoltre, considerata. “Più linguaggi di emozioni sono nelle musiche di tutto il mondo, che ogni giorno e notte accompagnano la vita quotidiana di tutti noi”. Secondo me, è necessario che ognuno di noi, ascolti sempre di più musica tutti i giorni, la migliore che preferisce, perchè tutta la musica è meravigliosa, sta’ alle donne e agli uomini riuscire ad esprimersi sempre meglio e di più con la Musica, unica fonte di ispirazioni e conforto per tutti”.
Concludiamo questa breve intervista chiedendoti come bisogna contattarti se ci fosse interesse per poter collaborare con te. Ti ringraziamo e ti auguriamo ciò che desideri per il futuro. Grazie Ivan.
“Grazie a te Gian Piero e a tutta la redazione del giornale. È stato un piacere e un onore aver avuto questa possibilità, che risulta essere la prima da quando sono Dottore in Musicologia e iniziare con Voi è stato veramente un privilegio. Spero ci potranno essere ulteriori occasioni per approfondire tutti gli argomenti musicologici e non solo, che possano interessare al pubblico. Allo stato attuale non voglio essere contattato da nessuno se non seguirmi con queste prime informazioni tramite l’intervista. Ho anche un’intervista
online, in collaborazione con Sardegna Turistica a cura di Gian Mario Fulgoni Frau al seguente indirizzo Youtube (https://www.youtube.com/watch?v=4yYruGafQsU&t=159s) se desiderate lasciare un like è
ottimamente ben accetto. Sarò io direttamente a contattare chi desidero contattare e da loro si avranno informazioni su cosa devo proporre al pubblico. Una cosa per volta. Devo continuare a studiare ma allo stesso tempo iniziare un lavoro di divulgazione specifica, partendo da Handel per poi ampliare la mia offerta culturale. Ma vediamo, non so ora cosa tutto potrei fare. Di sicuro i miei incontri culturali saranno uniti alla beneficenza, infatti ogni incontro sarà a pagamento con un piccolo contributo, parte del ricavato andrà in beneficenza, dunque collaborerò direttamente con associazioni di volontariato, sanitario ecc., per aiutare come posso. Questa mia particolarità, di unire la divulgazione musicologica con la beneficenza, si ricollega proprio ad Handel con le rappresentazioni dell’Oratorio il Messiah dal 1742 e in particolar modo dal 1750, rappresentazioni unite appunto alla beneficenza. La musica come tramite di aiuto per chi ha più bisogno. Ecco questo dovrò fare, se pur sarà complicato e difficile, devo e posso farlo. Con il tempo potrò
proporre un qualcosa che ancora non è stato mai visto. Ricordo a tutti che questa tesi è inedita e spero possa avere una sua pubblicazione entro il 2023. Secondo me è possibile “proporre tutta un’altra musica”.
Intervistiamo il Dott. Ivan Demurtas, Musicologo, laureatosi il 17 Luglio 2023 presso il Conservatorio di Musica di Cagliari, su G.F. Handel, il Maestro del Barocco e l’Oratorio HWV 55 “L’Allegro, il Penseroso ed il Moderato” del 1740. Parleremo un po’ di musica barocca e di archeologia in Sardegna perchè è figlio degli archeologi specializzati sui Protonuraghi, la Dott.ssa Lucia Manca Demurtas e il Dott. Sebastiano Demurtas.