Sabato 15 aprile è in programma il settimo appuntamento della rassegna “Specchio del fuoco che tutti agogniamo”, dedicata all’arte contemporanea e al tema del perturbante. Protagonista di questa settimana è la giovane artista sarda, Serena Salis, con la mostra dal titolo “Ruggine”. L’evento si terrà a Sassari presso il Centro Culturale Il Colombre (via Carso 28) a partire dalle 19.00
Il perturbante è il discostamento da ciò che è familiare e conosciuto nelle trame della temporalità.Il tempo, nella sua infinitudine, gioca continuamente con il mistero della non misurabilità, con una linearità solo imposta dalle quantità numeriche. Lascia segni continui nel fluire della materialità.
Il nuovo diventa vecchio e la forma si disfa nel logorio, nella natura che si riprende tutto appena ne ha la possibilità, nella ruggine che disintegra persino il ferro.
Nelle proprie opere Serena Salis riflette sulla temporalità nella sua dimensione perturbante. L’artista sperimenta sui materiali, deforma ciò che è nitido, cerca di dialogare con la ruggine e i segni che spontaneamente crea sulle superfici.
Il gesto artistico lotta con la casualità dell’elemento naturale, con i segni dello scorrere del tempo che ci illudono che esista un passato, un presente e un futuro; ma forse non è esattamente così, forse il tempo è una linea continua, una trasformazione della materia nello spazio.
Nel rapporto tra spazio e tempo ci sentiamo smarriti, il perturbante avanza e ci coglie impreparati, sempre.
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